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Thor

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Thor

di Paul Hackett
2 stelle

Thor, erede designato al trono della mitica Asgard, è una giovane testa calda che, per il suo comportamento avventato, rischia di scatenare una terribile guerra. Per punizione il padre Odino lo priva dei suoi poteri e lo spedisce sulla Terra dove, muovendosi in principio come un elefante in una cristalleria, riuscirà a maturare, s'innamorerà di una umana e, perdonato da Odino e recuperata la sua inseparabile arma, il martello Mjolnir, ritornerà ad Asgard in tempo per sventare le oscure trame del fratellastro ed usurpatore Loki. Da ragazzino sono stato un grande appassionato dei fumetti Marvel e, a maggior ragione per questo, mi duole ammettere che questa trasposizione cinematografica delle avventure del mitico Dio del Tuono, è una boiata senza precedenti. Francamente, davvero non mi spiego come abbia fatto FilmTv ad assegnargli ben quattro stelle: una noia mortale, una trama piattissima e banale, effetti speciali da videogioco (di medio livello), personaggi tagliati con l'accetta, un protagonista con il fisico del ruolo ma completamente privo di qualsiasi minima capacità recitativa, combattimenti rari e mai emozionanti... Kenneth Branagh, da buon attore teatrale, tenta di dare alla vicenda una connotazione da tragedia shakesperiana (l'usurpatore del trono, i due fratelli in lotta per l'amore del padre, un vago complesso edipico sullo sfondo... siamo molto vagamente dalle parti di Amleto), mescolandola incongruamente con una posticcia storia d'amore (povera Nathalie Portman... costretta a far finta di innamorarsi di un pupazzo) e con qualche siparietto blandamente comico che più spesso rasenta il ridicolo involontario. Da qualche anno la Marvel ha recuperato il totale controllo creativo sulle pellicole tratte dai suoi fumetti, ma la cosa non sembra aver migliorato il livello medio di film che quasi mai risultano davvero convincenti: "Thor" è uno dei momenti più bassi della cinematografia tratta dai comics della "Casa delle Idee" fondata da Stan Lee, arzillo novantenne che, anche qui (come sempre), non rinuncia a ritagliarsi un piccolo cameo (è il sorridente vecchietto che distrugge il furgoncino nel tentativo di trainare Mjolnir). Se questo "Thor" è il punto di partenza per il film sui Vendicatori prossimo venturo, stiamo davvero freschi: voto pessimo.

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