Espandi menu
cerca
Ti presento un amico

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

Recensioni

L'autore

supadany

supadany

Iscritto dal 26 ottobre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 403
  • Post 189
  • Recensioni 5842
  • Playlist 118
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Ti presento un amico

di supadany
2 stelle

VOTO : 4,5.
I fratelli Vanzina si danno alla commedia romantica, comunque contaminata da alcune scene pecorecce (assolutamente evitabili), e l’ìdea di far ruotare diverse figure femminili attorno ad un uomo onesto, bello e leale (credibile Bova nel ruolo) non era nemmeno così male, peccato poi che lo sviluppo sia mediamente molto mediocre con in più alcuni momenti proprio pessimi e sconfortanti.

Insomma vien lecito chiedersi dove vivano i Vanzina per pensare ancora oggi a delle storie che da un lato hanno pochi appigli con la realtà (nonostante un rimando alla crisi ed ai licenziamenti) e che dall’altro presentano ancora connotati che caratterizzano (in maniera per lo più negativa) la stragrande maggioranza della loro produzione dagli ormai lontani, in tutto e per tutto, anni ottanta.

Marco (Raoul Bova) è un manager che lavora per un’azienda internazionale di cosmetici, vive a Londra ed è appena tornato single quando viene spostato nella sede di Milano.

Ed è nel capoluogo lombardo che viene a stretto contatto con donne diverse che a vario titolo cominciano a gravitare nelle sue giornate.

C’è la nuova apprensiva collega a cui ha soffiato la promozione (Barbora Bobulova), la giovane ingenua precaria (Sarah Felberbaum), una responsabile di galleria d’arte sentimentalmente insoddisfatta (Kelly Reilly) e la sua amica (Martina Stella) che è legata ad un uomo che ha concetto d’amore fin troppo apprensivo ed arcaico.

Marco si troverà ad affrontare con (e per) loro una serie di problematiche,ma ad un certo punto dovrà pensare anche a se stesso.

Abbastanza fastidiosa questa incursione dei fratelli Vanzina in un genere un po’ diverso dalla loro routine, il tutto infatti è molto affrettato, le dinamiche, così come le soluzioni adottate, sono quasi sempre approssimative e quasi mai ispirate da una sincera necessità di mostrare (e sarebbe stato un bel doppio tema) le difficoltà quotidiane tra un mondo del lavoro complicato ed un universo sentimentale che può essere anche più precario.

D’altronde era difficile credere che i Vanzina potessero affrontare questi temi in maniera soddisfacente, purtroppo in questo tentativo perdono anche quasi del tutto la loro verve comica, non che abbiano sfornato capolavori negli ultimi anni, ma almeno qualche risata, seppur grassa, non è (quasi) mai mancata.

Il risultato è dunque un (brutto) film confezionato in modo piatto (format simil televisivo), banale negli sviluppi (scontati e ripetitivi) e pure un po’ ipocrita e falso nelle conclusioni globali che manifesta (classica cartina tornasole di un cinema sempre più datato che non illude più nessuno).

Inutile e vagamente pretestuoso.

Su Carlo Vanzina

VOTO : 4,5.
Non ho capito bene quale fosse il suo obiettivo.
Prova senza capo ne coda.

Su Raoul Bova

VOTO : 6.
Abbastanza in parte, disinvolto.
Se la cava ed è già tantissimo visto il resto.

Su Martina Stella

VOTO : 5,5.
Poca cosa.
Certo è molto carina, ma la cosa non viene sfruttata molto e per il resto non ha molto da offrire.

Su Kelly Reilly

VOTO : 5.
Personaggio bruttino, interpretazione allineata allo stesso.

Su Barbora Bobulova

VOTO : 4.
Ruolo terrificante in tutto e per tutto e lei non può che andarle dietro.
Certo è che i copioni si dovrebbero leggere bene prima di accettare una parte (in questo caso non poteva che essere terribile anche su carta)

Su Sarah Felberbaum

VOTO : 5,5.
Non così malaccio, certo che è relegata nelle retrovie (e forse è la sua fortuna).

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati