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Love Exposure

Regia di Shion Sono vedi scheda film

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La recensione su Love Exposure

di champagne1
8 stelle

"Love never falls in ruins..."

Completamente ignaro dell'opea di Shion Sono, mi sono immerso con grande curiosità nelle 4 ore di durata di questo film (ma non ce l'ho fatta in una sola serata).
Ho visto Yu, cresciuto in una famiglia cattolica con una madre devota alla vergine Maria, che - quando la madre muore precocemente e suo padre, per risposta a tanto dolore, diventa un prete - abbandonato e privato dell'amore che gli sarebbe spettato, decide di crescere con l'unico fine di cercare la "sua" Maria, a cui dare e richiedere l'amore. Ma la strada sarà lunga e tortuosa e passerà dal tentativo di richiamare le attenzioni del padre, alla ricerca di nuovi legami (una sfagiolata gang band di teenagers), all'incontro con una ninfomane perversa, fino alla "conversione" della sua vera "Maria"...

La prima impressione è di una sovrapposizione di generi e di elementi stratificati in un equilibrio complesso e per certi versi straordinario, visto che l'opera così intricata rischia di non prestarsi ad un intrattenimento immediatamente fruibile.
Vi si trova comunque di tutto: dalla critica al sentimento religioso (sia delle religioni codificate che delle nuove sette) alla romantica storia d'amore chiaramente impossbile;  dai turbamenti erotici adolescenziali alla satira sulla paludata e benpensante società giapponese; dalla rappresentazione delle arti marziali agli splatterismi stile Tarantino (anche se è proprio Quentin che si è fatto influenzare da un certo stile nipponico ...).
Si ride spesso , si sente l'ammiccamento erotico che pervade tutto il film, ci si immedesima nell'odio profondo verso la setta che fa il lavaggio del cervello, si tifa per l'infelice e incompreso Yu. C'è una colonna sonora che include la musica classica, il rock e finanche il pop psichedelico.
In definitiva: un'opera complessa e molto interessante!

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