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La congiura della pietra nera

Regia di John Woo, Su Chao-Pin vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La congiura della pietra nera

di zombi
8 stelle

appassionante, vivace e ben fatto. in un passato remoto, un abile spadaccina che appartiene ad una setta dedita agli omicidi, riesce ad entrare in possesso di una parte dei resti di un mistico monaco di origine indiane. la leggenda vuole che chi ne possederà il corpo intero, riuscirà ad affinare le proprie capacità di lotta in maniera perfetta e potrà guarire da qualsiasi cosa. si dice addirittura che in vita il monaco avesse il potere di rigenerare parti del corpo che non esistevano più. per entrare in possesso di una metà del corpo del monaco, la setta non ha minimamente esitato a sterminare l'intera famiglia del ministro. la spadaccina cerca di far perdere le sue tracce, ma l'unico modo è quello di mettersi nelle abili mani del medico-chirurgo eremita che in cambio di oro le cambia i connotati. con un viso nuovo e un nome nuovo, la spadaccina va nella capitale e dopo aver affittato casa, si mette a vendere stoffe. tutto ciò che vuole è di vivere una vita tranquilla. ma troppe sono le cose in sospeso, e non può certo pretendere che la setta a cui apparteneva, se ne dimentichi e si dimentichi del suo tradimento. nel frattempo conosce un giovane(di molto grazioso aspetto) che fa di tutto per attirare la sua attenzione. il giovane umile e di umilissime ambizioni, si accontenta di ragrannellare qualche soldo, portando a domicilio di tutto, da medicinali a messaggi. se son rose fioriranno e di fatti fioriscono, ma ecco che un giorno mentre sono in banca per ritirare dei soldi, la banca viene assaltata da una setta avversaria perchè pare che vi sia custodita una parte della salma del monaco. per evitare di essere uccisa, la spadaccina deve intervenire, sbaragliando i malvagi e accecandone il capo. nulla rimane in sospeso troppo a lungo e così dopo poco tempo, la setta dove una volta militava la ritrova e viene fatto un patto in cui in cambio della salma intera, lei avrà in cambio la libertà sua e del marito. per fortuna libero dalle disarmanti ingenuità sentimentali che ammorbavano i capolavori del cinema cinese di john woo medesimo, il film si difende bene dall'inizio alla fine. ogni dettaglio della trama un pò ingarbugliata nella quale è facile un pò smarrirsi, soprattutto anche per colpa di nomi che "si assomigliano un pò tutti" e che si tende a dimenticare facilmente, tutto torna, dall'incontro di shin-yu col monaco combattente che le mostra dove il suo maestro cao feng(anche capo della setta)ha omesso certi metodi per renderla comunque inferiore a sè ed avere una possibilità un domani di poterla neutralizzare senza rischio, e indirizzandola a migliorare. il marito della spadaccina ha dei segreti e il momento dello svelamento della sua vera identità è proprio bello. così com'è bello il combattimento finale con cao, cattivo-cattivo ma non figurina bidimensionale che aspetta solo di essere eliminata nello scontato finale. insomma, una bella esperienza. si può fare tanto male, ma alla fine se ci si redime, l'amore può trionfare. sembra banalotto, ma ci sta tutto.

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