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La passione

Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film

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sasso67

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La passione

di sasso67
4 stelle

Mi dispiace parlare male di questo film del padovano, con venature toscane, Mazzacurati. Mi pare che lo spunto per questo suo discorso sulle funzioni dell'arte nella nostra società sia fin troppo esile e tirato per i capelli. Peccato, perché, in fondo, il regista ha saputo prendere diversi elementi di quest'angolo di Toscana dove mi onoro di vivere (nel film, in ruoli piccoli o minuscoli, ho riconosciuto diverse facce che mi sono familiari) e metterli insieme a comporre un discorso, bene o male, coerente, sulle ragioni e le tribolazioni di un artista nel rapporto con il proprio lavoro, con i colleghi del proprio mondo e con il pubblico. C'è la lontananza di questi luoghi da Roma, che non solo è il centro politico del paese, ma anche la capitale dello spettacolo, la sede della "televisione", la fabbrica dei personaggi come la Principessa Laurina, interpretata dalla divetta Flaminia Sbarbato (Cristiana Capotondi), una lontananza testimoniata dall'impossibilità di usare il telefono cellulare se non sul pianerottolo di un'abitazione privata, come e peggio dei tempi delle vecchie cabine telefoniche. C'è la mentalità tipicamente paesana di idolatrare il "personaggio" venuto dalla città (in questi paesini, diventano soggetti ascoltatissimi perfino i confinati di polizia). C'è perfino la tradizione bibbonese di organizzare la sacra rappresentazione del Venerdì Santo. Eppure, non tutto funziona, a cominciare da un Corrado Guzzanti dalla recitazione eccessivamente caricaturale (in tutta evidenza, anche quello che è probabilmente il miglior attore/autore satirico in circolazione in Italia non ha un grandissimo feeling con il mezzo cinematografico). Anzi, sono più le cose che non funzionano di quelle che invece filano e queste ultime si trovano, sorprendentemente, proprio sul lato comico della faccenda, come quando Battiston, che interpreta Gesù all'ultima cena, sfonda con la propria mole il panchetto sul quale deve sedere, e uno spettatore gli urla «Gesù, mettiti a dieta!». Mazzacurati offre comunque ad alcuni attori di valore, quali sicuramente sono Silvio Orlando e Giuseppe Battiston, l'opportunità di far risaltare la propria bravura.

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