Espandi menu
cerca
Hereafter

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

Recensioni

L'autore

berkaal

berkaal

Iscritto dal 16 giugno 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 20
  • Post -
  • Recensioni 437
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Hereafter

di berkaal
8 stelle

Molta gente quando ascolta Lucio Battisti gli attribuisce la filosofia contenuta nelle parole delle sue canzoni, e dimentica invece come sia farina del sacco di Mogol. Peggio ancora accade con Elton John e Bernie Taupin, e "Daniel" ne è un esempio proverbiale. Allo stesso modo, è fuorviante e specioso arrabattarsi su quale versione dell'aldilà ci proponga in questa pellicola il Cavaliere Pallido. Lo script è di Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon, The Special Relationship), Clint lo ha apprezzato e, come ha dichiarato in un'intervista del dicembre 2009 a LA Weekly, gli spiace che ci siano tanti ciarlatani in giro che abbindolano le persone che cercano sostegno nel sovrannaturale, invece di vivere la propria vita intensamente e nel modo migliore possibile. Egli, in particolare, dice: "Non ho la risposta. Forse c'è un aldilà, ma non lo so, è questo il mio approccio. Io racconto solo la storia". "I just tell the story". Cioè, dirigo e basta. Cioè, canto e basta, come Lucio Battisti.

Semmai era stato Spielberg a tentare di mettere il naso nello script, giudicando il finale troppo debole ed inadatto: l'epilogo fu riscritto ma poi si tornò alla versione iniziale, in verità un tantino opinabile. Personalmente ho la sensazione che l'aldilà sia in realtà un argomento marginale, dato che viene liquidato sbrigativamente, e che il fulcro del film sia invece il coraggio: così come in "A Christmas Carol" (Dickens è immanente in tutto il film) Ebenezer Scrooge si redime dopo un'esperienza ultraterrena e vive intensamente il tempo che gli resta, allo stesso modo in questa pellicola Marcus riesce a disfarsi della dipendenza dal gemello deceduto, smette di usare il suo cappello e trova la forza per telefonare all'albergo ed ottenere informazioni su Marie, così come George abbandona la comoda strada sulla quale vuole spingerlo il fratello, va in Europa e riesce a trovare il coraggio di rintracciare Marie e scriverle una lettera in cui confessa i propri sentimenti, così come Marie stessa lascia il comodo posto di annunciatrice televisiva ed il libro che aveva intrapreso per dedicarsi interamente alla stesura di un'opera sull'esistenza dell'aldilà, contro il parere di tutti ed a costo di perdere l'uomo che ama.

Eastwood dirige con piglio sicuro una storia che appartiene ad un genere per lui insolito, Matt Damon non mi ha mai fatto impazzire ma se la cava bene e si dimostra adatto alla parte, i due gemellini McLaren forniscono una buona interpretazione nonostante siano dei debuttanti, Cecile De France e Bryce Dallas Howard sono brave ed in forma strepitosa, soprattutto per merito dei parrucchieri che indovinano l'acconciatura perfetta per ognuna di loro: se volete conservare un buon ricordo non cercate altre immagini delle due attrici su internet, si rischia una cocente delusione (estetica).

Alla resa dei conti la pellicola è soddisfacente, la narrazione è un po' bumpy, a scossoni, con molti passaggi felici ed avvincenti (molto sexy seppur morigerata la scena in cui George imbocca Melanie) e qualche momento non particolarmente indovinato, la vicenda resta comunque interessante fino alla fine, con un epilogo che poteva essere migliore se non nella sostanza, almeno nella forma.

Sulla trama

Marie Lelay è una giornalista francese, sopravvive per miracolo allo tsunami in Thailandia sperimentando uno stato di pre-morte, torna a Parigi molto scossa e decide di scrivere un libro sull'esistenza dell'aldilà. A San Francisco George Lonegan ha il dono di poter parlare con i morti ma lo considera una maledizione perché gli impedisce di vivere una vita normale, ha abbandonato la professione di sensitivo che gli rendeva molto bene e lavora come operaio. A Londra il dodicenne Marcus si affida completamente al gemello Jason, ed insieme aiutano la madre tossicodipendente a lottare contro la droga, ma un giorno Jason viene investito da un furgone ed ucciso, lasciando Marcus nella disperazione ed affidato ad una famiglia di estranei. Dopo qualche tempo Marie, George e Marcus si incontrano alla Fiera del Libro di Londra e danno una svolta alla loro esistenza....

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati