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Rio

Regia di Carlos Saldanha vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Rio

di Paul Hackett
4 stelle

Il pappagallo Blu, coccolato e viziato dall'adorata padroncina Linda, non ha mai dovuto imparare a volare. Essendo l'ultimo esemplare maschio della sua specie, l'ornitologo brasiliano Tullio convince Linda ad accompagnare Blu a Rio de Janeiro, dove dovrà accoppiarsi con la femmina Jewel e salvare la razza dall'estinzione. I due rari animali, però, sono finiti nelle mire di una banda di delinquenti che, con l'aiuto del terribile pappagallo Miguel, tenteranno ripetutamente di rapirli... forse è il momento per Blu di imparare finalmente a volare. Pellicola eminentemente diretta ai bambini, come si evince chiaramente dalla tramina non troppo complessa, dalla elementare morale di fondo (per imparare a volare e "diventare grandi", è necessario allontanarsi dalla padroncina/mamma e dalle sicurezze della propria casa/gabbietta) e dalle canzoncine che la caratterizzano, "Rio" è probabilmente uno dei peggiori cartoni digitali degli ultimi anni (anche da un punto di vista tecnico: colori sgargianti ma animazioni francamente mediocri). Il brasiliano Carlos Saldanha, già regista del secondo e terzo episodio della saga di "Era glaciale", si lascia sfuggire l'occasione di dirigere un atto d'amore per la sua terra, avallando il solito coacervo di luoghi comuni yankee sul tropicalismo brasileiro (il calcio, l'inevitabile carnevale, le favelas, le spiagge inondate dal sole e via banalizzando). Forse i minori di 12 anni potrebbero anche gradire una storiella semplice e colorata... tutti gli altri, temo, possano tranquillamente astenersi. Un'ultima nota stonata riguarda il doppiaggio italiano: passi per Fabio De Luigi che se la cava decentemente e un bravo a Mario Biondi, il cui vocione cavernoso ben si adatta al personaggio di Miguel... ma Victoria Cabello è semplicemente insostenibile... stridula, fastidiosa, sempre sopra le righe, la sua Jewel (Gioiel, nella versione nostrana... preferisco non commentare) è davvero inascoltabile. Voto mediocre.

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