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Il cigno nero

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

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La recensione su Il cigno nero

di LoSqualoSiciliano
8 stelle

Nina è una bellissima ragazza , è la migliore ballerina della sua rappresentazione  teatrale , gli verrà dato il ruolo del cigno bianco che spadroneggia e quello del cigno nero che non fa suo , nel frattempo il suo ruolo sarà messo in pericolo da una nuova ballerina che non fa del suo talento il suo vanto , da li in poi Nina dovrà affrontare le pressioni degli altri e quelle della sua stessa mente.

 

 

 

 

Questo è uno dei grandi esempi per cui io amo il cinema di Darren Aronofsky , un misto tra follia dell'essere umano nella sua forma più limpida e tetra  e del suo stile visionario e metaforico di fare cinema , già lo avevo apprezzato dapprima per il grande lavoro per The Westler , poi in successione per Requiem For a Dream che ha mio avviso sino ad ora è il suo lavoro meglio riuscito per poi finire con questa ballata dell'odio e dell'amore sotto il nome del Cigno Nero una trasposizione psicologica del famoso balletto Il Lago dei cigni da cui lo stesso Darren Aronofsky comunica di essersi ispirato visto che cercava una nuova idea per un suo nuovo progetto dove voleva che il suo interprete principale avesse due distinte personalità una oscura e una limpida , bene tutto questo ha risvegliato l'istinto del buon Darren che dopo la visione del famoso ballo si è messo all'opera realizzando il film in soli 43 giorni con riprese in esterna di  una settimana visto che il film è basato tutto sugli ambienti che la nostra protagonista calca ogni giorno ovvero casa e lavoro , o per meglio dire la prigione creata da una madre asfissiante che vuole che la figlia faccia in quello che non è riuscito a lei in passato e la liberazione ma anche la tensione e la pressione delle stanze dedicate alle prove dei balletti .

Il percorso della protagonista è scandito dalle pressioni dategli dalla madre , dal proprio direttore artistico e dalla presenza di un'altra ballerina di meno talento artistico ma dal fascino sensuale e sessuale , due aspetti che mancano a lei , perchè rinchiusa da molto tempo in una vita fatta di quasi solitudine con l'unico conforto datogli da se stessa a dai suoi successi , un successo che ormai per lei è diventata una vera ossessione , e che ci viene mostrato con una grande maestria sia dall'eccellente bellezza fatale di Natalie Portman "premio oscar per la miglior attrice protagonista per questa prova dove si è cimentata per circa 6 mesi nel duro allenamento del balletto per circa 5 ore al giorno e che alla fine ha dato i suoi frutti" e messa in chiaro scuro dal fantastico lavoro di Darren Aronofsky "premiato con la candidatura al miglior regista per questa pellicola" , regista che ci mostra la parabola ascendente del successo di una giovane donna che ha dato se stessa per questa prova e nello stesso tempo quella decadente della sua salute mentale/psicologica che le fa vedere cose che non ci sono , ma che a volte non rappresentano quello che fa agli altri ma che fa a lei e viceversa , il tutto è così ricco di tensione e di angoscia che fa pensare allo spettatore di cosa sia capace l'essere umano per procedere per la via del successo , questo Darren Aronofsky c'è lo ha presentato alla perfezione come aveva fatto nei precedenti suoi lavori dove i protagonisti alla fine pur di proseguire per la via del successo e la propria decadenza perdono se stessi lungo il cammino che è la dura vita e che sarà sempre costellata da errori e in questo caso orrori , oltre a questo fanno buon gioco la fotografia che gioca sui bianchi della purezza ed innocenza e sui neri suadenti della malvagità  di Nina (Portman) , una giovane donna pervasa da quest'ultimo sino a diventare davvero il cigno nero da lei tanto voluto e ottenuto e poi se aggiungiamo al tutto una potente , melodica  angosciante e asfissiante colonna sonora  il balletto è fatto , ottimi gli interpreti secondari con Vincent Cassel e la bella Mila Kunis che ebbe il premio Mastroianni per la miglior attrice emergente  .

Poi di rilievo il gioco di specchi realizzato da Aronofsky e che alla fine è una delle colonne portanti della sua pellicola anche per il semplice fatto che è uno dei pilastri portanti che accompagnano la vita di un ballerino , e lui ha saputo dare una forte impronta ala film utilizzandoli al meglio sia per sorprendere ma anche per esorcizzare quello che è nella mente della protagonista sottoforma di attima di ottima tensione  e per finire cn degli ottimi colpi di scena dall'inizio alla fine .

In conclusione questo è il cinema che contraddistingue Aronofsky , un film che non fa della sceneggiatura il suo punto forte ma che si basa fortemente su inquadrature suggestive tra primi e primissimi piani  e in soggettiva dei suoi protagonisti e che fa dare il meglio di se al suo cast , dove qui spicca davvero il volo come un cigno "a scacchi "   sua maestà Natalie Portman che impreziosisce il tutto con le notevoli scene orgasmiche , di sesso ,  sguardi folli e per finire con il salto nel vuoto dopo aver incantato con le sue movenze il pubblico del film e nello stesso tempo noi.

 

Voto 8.5

 

 

Arrivederci ed alla prossima review !!!!!

 

 

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