Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
L'alter ego è la controfigura dark della propria brama. Aronofsky colleziona personaggi ambigui, ne scoperchia e scandaglia le menti riuscendo a stanare un lato oscuro intrinseco, in grado di demolire ogni sovrastruttura esterna attraverso la potenza dell'aspirazione più recondita. Un impulso capace di divenire energia distruttiva all'istante. Black Swan accede ad un nucleo psichico da cui la realtà può essere vista solamente attraverso occhi allucina(n)ti, filtri di astio disumano che mai dovrebbero potersi sostituire alle vere pupille. La cinepresa che zooma nell'animo di Nina (una grandiosa Natalie Portman) è più che mai implacabile nel discendere l'abisso cerebrale ove dimora il cigno nero. Un'avanscoperta sapientemente alternata ad emersioni nel reale che risaltano la sottigliezza del limbo posto tra ordine e follia; in esso fluttuano i sentimenti repressi più disparati, di gradazione sempre volubile: un campionario emotivo che Aronofsky non vuol soddisfare, perchè nel suo mondo il desiderio è eterno perdente e può concedersi solo trionfi amarissimi.
Una carrellata rapida che attraversa cuore e mente per arrestarsi sul primissimo piano dell'orrore che dimora in noi. Malato e contorto, come tutto il Cinema cerebralmente viscerale capace di cicatrizzare nel profondo della memoria.
semplice, senza pretese. E invece arriva dove non te l'aspetti.
puntuale ed efficace
finora tanto incostante quanto prezioso, ma con Black Swan la sua carriera acquista una limpidezza definitiva che getta luce anche sulle zone d'ombra delle opere passate. Ottima prova.
irresistibile
splendida e eccezionale
buona prova
non incide
molto bravo
grande presenza, come sempre da applausi
decente
non male
comparsata
ingiudicabile
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