Regia di Marco Risi vedi scheda film
Nel 1989 il cinema italiano era già entrato in crisi, da cui ancora non riesce a venirne fuori, anche se giovani registi e attori con talento non mancano. Se paragoniamo i film del neorealismo a "Mery per sempre", notiamo che hanno molti punti in comune. Prima di tutto l'utilizzo di attori non professionisti(Placido e qualcun altro a parte), poi la descrizione della povertà. Se nel neorealismo si descriveva l'Italia che usciva dalla seconda guerra mondiale, qui invece i ragazzi della fascia povera palermitana in mano alla mafia. In quel periodo a Palermo si combatteva una guerra in tutti i sensi: erano gli anni delle stragi mafiose e dei maxi-processi, Falcone e Borsellino erano ancora nel pieno della loro attività e la gente sognava una nuova Sicilia. Ma molti ragazzi si trovano nel riformatorio vivendo della loro arroganza e sottocultura, maltrattati dalle guardie ma aiutati dall'unica figura con cui legano: il professor Mario Terzi che prenderà il suo temporaneo insegnamento nel riformatorio come una missione. Non so forse il mio giudizio sarà esagerato ma raramente ho trovato un film italiano degli ultimi vent'anni che mi abbia suscitato tali emozioni...
Non sono suoi né soggetto né sceneggiatura ma la messa in scena è davvero ottima ed anche la direzione dei ragazzi
Molto coinvolto ed offre una grande prova. Una persona che non si è mai dimenticata delle sue origini del sud Italia
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