Regia di Julie Davis vedi scheda film
Il film di Julie Davis con una carnosa Leelee Sobieski(presente anche tra i produttori esecutivi) non meriterebbe molta attenzione se non per il suo approccio curioso alla materia pruriginosa trattata.Che poi qui è argomentata quasi di sbieco perchè al centro di tutto c'è la storia della protagonista Jody,diplomata alla scuola di cinema,disoccupata senza alcuna speranza fino alla risposta a un annuncio su un giornale in cui cercano un montatore.Si tratta di un porno e lei all'inizio non sarà propriamente una passeggiata di salute.Però lei sfrutta l'occasione anche per girare un suo film non hard usando lo stesso cast cercando di far leva sull'orgoglio degli attori desiderosi di mettere alla prova le loro capacità recitative e non solo "fisiche".Nel film si mettono in evidenza gli aspetti industriali del genere a luci rosse,cose come il doppiaggio o la routine lavorativa a cui sono sottoposti anche coloro che offrono così generosamente il loro corpo,sia uomini che donne.E qualche risata la strappa perchè in fondo.Poi addirittura subentra il moralismo,la storia d'amore tra la montatrice e il regista i soliti crampi di intermezzo e una premiazione di film hard in cui compare uno dei divi del genere,ormai di una certa età.Nulla di eccezionale,prodotto che non aggiunge e nulla toglie ai generi sfiorati tangenzialmente.Un merito che posso ascrivergli,a parte l'approccio ironico,è quello di cercare di dare una risposta a un quesito che molti si saranno fatti:ma quelli che non riescono a sfondare nel cinema tradizionale che fine fanno?Ecco tra le altre opzioni può essere selezionata anche questa:possono andare a lavorare in una cinematografia alternativa come quella a luci rosse:un campo che comunque è sempre in attivo.L'unico forse....
la regia non è malvagia
ormai è cresciuta,non è più l'adolescente di Eyes wide shut
insomma
molto bella comunque
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