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Tamara Drewe. Tradimenti all'inglese

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Tamara Drewe. Tradimenti all'inglese

di marlucche
4 stelle

Deve essere stato imbarazzante a Cannes… avete presente quando due attrici si trovano sul tappeto rosso con lo stesso abito?
Bene… questo è ciò che è capitato a Mike Leigh e Stephen Frears che entrambi hanno avuto la necessità di dividere, oltretutto inutilmente, i loro film in capitoli scanditi dalle stagioni. Tamara Drewe… Un film corale che dovrebbe essere tenuto in piedi dalla protagonista, un’insipida Gemma Arteton incapace di sostenere un ruolo che per altro è poco più di un abbozzo.
La storia che non prende mai una strada decisa è in bilico tra commedia e qualcosaltro che non si capisce bene. Con una voce narrante fastidiosa come quella dei film di Woody Allen i fatti  avrebbero potuto giovarsi di una predestinazione posticcia ma qui resta tutto in balia di un’approssimazione inconcludente.

In una pensione destinata ad accogliere scrittori o aspiranti tali si intrecciano le storie di un marito troppo intraprendente e della moglie accondiscendente… arriva Tamara che, nell’intenzione di Frears, dovrebbe essere irresistibile ma che è totalmente priva di personalità. Il regista vorrebbe convincerci che il suo arrivo faccia precipitare gli eventi ma il tutto è molto forzato.

Il film si chiude con una deriva drammatica ai limiti dello splatter e con precipitoso e repentino cambiamento delle psicologie dei personaggi. Il canovaccio si dipana su una struttura debolissima, i dialoghi non raggiungono mai punte di ironia o di sano british humor. È il caso di dire che anche Frears potrebbe andare in pensione, non quella degli scrittori ma quella dei registi.

Dispiace senza riserve constatare che l’abbassamento degli standard abbia colpito anche questo autore…

All’uscita del cinema smorfie di delusione ma per lo più tutti molto attenti a non fare dichiarazioni troppo nette. Si vede che già siamo arrivati al punto in cui bisogna accontentarsi di un tale pastrocchio solo perché il regista lo conosciamo dai tempi delle Dangerous Liaisons…

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