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Draquila. L'Italia che trema

Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film

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La recensione su Draquila. L'Italia che trema

di bradipo68
6 stelle

Per me che abito in Abruzzo  la visione di Draquila forse non era così necessaria.E questo perchè le cose narrate dalla Guzzanti qui da noi sono state e sono tuttora sbandierate dai tg regionali che forse sono meno controllati ideologicamente di quanto lo siano quelli nazionali.A me,a tutti quelli che vivono a stretto contatto con la realtà aquilana la Guzzanti non ha raccontato nulla di nuovo.Però Draquila è un film importante lo stesso perchè racconta come stanno le cose a chi non è venuto a contatto quotidianamente con le questioni sollevate dal film.In fondo non parla solo del sisma del 6 aprile di due anni fa.Parla di un modello economico che è stato messo all prova con la tragedia aquilana.Oserei parlare addirittura di film didattico che da una parte è attento a non edulcorare in nessun modo l'amara pillola che la gente aquilana ha dovuto inghottire(e sta continuando a farlo tuttora) ma d'altra parte è condizionato dall'antiberlusconismo che rimane la bandiera della Guzzanti.Mi pare chiaro che lei aspiri a essere il Michael Moore di noantri ma è chiara anche la loro differenza.Paradossalmente uno degli uomini più faziosi di tutto il pianeta come Michael Moore diventa implacabilmente neutro quando mette sotto gli occhi di tutti i dati delle sue ricerche,cerca di dimostrare anche in maniera sensazionalistica le sue tesi ma non perde mai la giusta distanza dalla materia che sta narrando.Fa giudicare lo spettatore,magari anche cercando di influenzarlo ma cerca di far maturare una propria idea allo spettatore.Il film della Guzzanti invece descrive secondo la prospettiva dell'autrice tutto il marcio che è nascosto sotto questo sistema di appalti e lei più volte in prima persona a favore di camera ci concede gentili giudizi su Berlusconi e sul berlusconismo applicato.E questo purtroppo è un neo piuttosto evidente del film.In fondo sappiamo tutti chi è Berlusconi,abbiamo tutti la nostra idea a riguardo e non sentiamo la necessità di un altro parere.Come ormai abbiamo imparato tutto o quasi del modello del berlusconismo applicato all'economia:non un modello liberale come affermato dal diretto interessato ma un affidare ad amici e ad amici degli amici tutta la parte più importante(dal punto di vista economico) della ricostruzione.Tutte ditte del nord con quelle aquilane a spasso perchè totalmente estromesse.Oltre al danno anche la beffa.E poi ci sarebbe moltissimo da parlare su questa ricostruzione che si è fermata solo alla fondazione di queste new towns per alloggiare la maggior parte degli abitanti della zona.Ma di farli rientrare nelle loro case per adesso non se ne parla.A distanza di due anni dal sisma ancora non hanno cominciato a rimuovere macerie.Impressionanti i primi minuti del film,quelli con la telecamera che segue da vicino il sindaco dell'Aquila che gira di notte tra le macerie vedendo intorno a sè una città distrutta,una città che non esiste più.E che ancora non esiste.Stando qua in Abruzzo ho anche io testimonianze di prima mano,ragazzi e ragazze di Onna,dell'Aquila e di località limitrofe:parole che fanno stringere il cuore,tutti accomunati dal dolore di non avere più un posto da chiamare casa.

Su Sabina Guzzanti

a volte eccede ma Draquila è film importante...

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