Un operaio viene colpito da un lutto devastante: la morte della moglie che lo lascia solo con i loro due bambini.
Note
Il film è pieno di emozioni e di ansia, della bella musica di Piersanti e delle adorabili occhiatacce di Stefania Montorsi. I giurati di Cannes hanno premiato Germano con la palma per la miglior recitazione.
Si vede con piacere. Impagabile la canzone di Vasco Rossi ("Ma tu, tu dove sei?") così in tema col film. Anch'io non condivido tanti giudizi negativi: ma che cacchio, mica si può vedere sempre e solo Ladri di biciclette o La Ciociara per gridare al capolavoro!
Un film particolare, che ci mette di fronte e ci fa vedere le difficoltà della vita quotidiana. Bella la storia, che fa riflettere e per nulla pesante agli occhi dello spettatore. Davvero bravo Elio Germano.
Poche parole: il premio a Elio Germano ci sta tutto. Bravissimo attore da sempre, ma qui riempie il film e gli dà l'anima. Sa rendere bene la tragedia di un padre solo.
Lucchetti non è un furbo, solamente un tenero ingenuo: spera ancora che oggi, in Italia, possa esistere un cinema sociale fondato sulla semplicità delle storie dirette come avveniva mezzo secolo fa. Sogno bello e condivisibile, ma realisticamente parlando anche impossibile. Ormai ai piccoli racconti vengono affibbiate in partenza responsabilità abnormi: personaggi ed eventi… leggi tutto
Il film si apre con il primissimo piano di Elio Germano, il miglior attore italiano vivente, con buona pace dei senatori, dei parrucconi e dei teen-idon che rubano il lavoro a chi di questo lavoro davvero si intende: gli artisti. Un’inquadratura quindi dichiarativa con cui il regista ha subito voluto dirci chi è che comanda in questa pellicola, chi ne è il fulcro, il centro,… leggi tutto
Catalogo dei motivi per cui non mi è piaciuto:
1) In primis perché sparisce troppo presto Isabella Ragonese: se proprio si doveva scritturare un’imminente de cuius, tanto valeva pescare nel profondo pozzo delle tante sciacquette disponibili anziché scomodare lei.
2) Elio Germano è il peggior Elio Germano mai… leggi tutto
Un bel film sulla crisi. Una crisi economica che si trascina in sé la crisi morale, che già prima c’era. Un film intenso, autentico. Acre. Un film serio e poco retorico, come la migliore tradizione del cinema italiano almeno dagli anni ’50 ai ‘70, quando portava denunce sulla società.
La crisi morale sta in questo: gente nata fra gli anni ’70 e…
Oggi mio figlio è tornato dalla materna con un regalo per me che mi ha riscaldato il cuore in questo giorno grigio e piovoso. Vorrei condividere questa mia gioia fare gli auguri a tutti per questa meravigliosa…
Claudio è un giovane operaio edile romano. Vive in periferia con la moglie Elena e i due figli, con un terzo in arrivo. La vita della famiglia è molto semplice, fatta di pochi svaghi, lavoro e famiglia. Sono molto innamorati. Quando Elena partorisce, qualcosa va storto e Claudio si ritrova solo con i due figli. Decide di concentrare tutte le sue energie sul lavoro, per guadagnare…
Un buon film, molto drammatico nelle premesse e nello svolgimento, consolatorio nella conclusione. In una Roma contemporanea, il padre di due bmabini perde la moglie durante il parto del terzo figlio, e si ritrova a dover mettere insieme le risorse per crescere i suoi piccoli; la sua storia s'intreccia a quella di un ragazzotto rumeno alla ricerca del padre scomparso mentre lavorava in cantiere.…
New York, 5 settembre 1882. Molti storici fanno riferimento a questa data come la prima vera manifestazione popolare che rivendicasse i diritti dei lavoratori. Solo in seguito, la data scelta per l'annuale ricorrenza…
Costretto a vivere da solo con i tre figlioletti piccoli dopo la morte della moglie, Claudio deve arrangiarsi come può (ottiene un appalto ricattando il datore di lavoro, fa lavorare in nero alcuni operai extracomunitari) per andare avanti. In gravi difficoltà economiche, la famiglia lo aiuterà a ritrovare la via della salvezza. Se il film di Luchetti è parecchio interessante per una…
Rimasto vedovo, Claudio (Germano), operaio edile trentenne della periferia romana, si ritrova sulle spalle la responsabilità della crescita dei tre figli piccoli. Imbocca così la strada sbagliata cercando di mettersi in proprio nel campo dell'edilizia dopo vere ricattato il datore di lavoro (Colangeli). Soltanto l'amico più caro (Zingaretti) e i fratelli riusciranno a toglierlo dai guai. Dopo…
Neorealismo al tempo della Grande Crisi, un mondo dove la classica famiglia che fino a ieri sopravviveva senza troppi patemi si ritrova in un vortice che tutto affonda e porta dietro con se affetti,valori,legami familiari in una continua discesa senza fine. Il lutto in questo contesto e' solo il de profundis al crollo di un mondo che,forse,ci siamo per sempre lasciati alle spalle. Anche per…
Perché dovrebbe piacere questo film? Perchè? Perchè parla degli ultimi, della vita sangue e fango e quindi a causa dell'argomento trattato devrei mostrarmi sensibile, interessato, favorevole? A parte il fatto che pare che al cinema tutto il dramma sociale attuale sia dei padri, della paternità, del maschio in crisi. Deformazione di una società declinata ostinatamente al maschile. A quando…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (13) vedi tutti
Si vede con piacere. Impagabile la canzone di Vasco Rossi ("Ma tu, tu dove sei?") così in tema col film. Anch'io non condivido tanti giudizi negativi: ma che cacchio, mica si può vedere sempre e solo Ladri di biciclette o La Ciociara per gridare al capolavoro!
commento di paoscaTutti i commenti brevi del sig. chribio1 che ho letto stroncano il film. Possibile? Proprio non gli capita MAI di vedere un bel film?
commento di francaraccioMah,la Trama dovrebbe fare riflettere ma la visione e' abbastanza all'acqua di rose e proprio non mi ha preso,non male qualche Attore.voto.1.
commento di chribio1Un film particolare, che ci mette di fronte e ci fa vedere le difficoltà della vita quotidiana. Bella la storia, che fa riflettere e per nulla pesante agli occhi dello spettatore. Davvero bravo Elio Germano.
commento di ilconformistaDiscreto film di Lucchetti.Ottimo Elio Germano
commento di antonio de curtisD avedere, triste ma molto attuale
commento di ferniStoria banale, regia con poche idee, finale tirato via e buonista. La materia sembrava più adatta a un film tv da prima serata.
commento di BackojPoche parole: il premio a Elio Germano ci sta tutto. Bravissimo attore da sempre, ma qui riempie il film e gli dà l'anima. Sa rendere bene la tragedia di un padre solo.
commento di sillabaChe angoscia! Ma veramente tanta! Mi ha messo un'ansia, una paura…
commento di ALCHEMILLAottimo film tutto italiano.
commento di robinhood1RETORICO E BUONISTA.RICERCA LEMOZIONE FACILE A TUTTI I COSTI.NO, MI LEVO DAL CORO
commento di emme73E' un film forte, sanguigno., non a caso inizia con una canzone di Vasco Rossi. Intenso! lacerantemente doloroso a tratti! Da non perdere!!
commento di ladymorganaOttima impostazione rappresenta una realtà dei nostri giorni
commento di fralle