Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Quattro stagioni nella vita di Tom e Gerri, anziana coppia di borghesi benestanti, e della loro scombinata cerchia di conoscenze: in particolare Mary, amica di Gerri e pateticamente invaghita di suo figlio, attaccata alla bottiglia come a un biberon e macerata dal ricordo degli amori finiti. Per la prima metà non si capisce dove il film voglia andare a parare: si prende troppo tempo per definire i personaggi, diventa ripetitivo e stucchevole nella descrizione idilliaca di una famiglia fastidiosamente perfettina, il cui unico problema sembra essere un figlio che non si decide ad accasarsi. Decolla nella seconda metà, quando i nodi vengono al pettine e le illusioni si svelano impietosamente per quello che sono: dopo che il ragazzo si trova una fidanzata, la presentabilità sociale di Mary crolla a picco in parallelo con il progressivo deterioramento dell’auto usata che aveva appena comprato. E per questa via si arriva a un finale straziante, crudele e bellissimo: la vita è passata ai giovani che devono ancora viverla, ormai ci si può solo riscaldare al fuoco della felicità altrui.
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