La recensione su Blue Valentine

di GIMON 82

8 stelle

Franco Battiato cantava le stagioni dell'amore,Derek Cianfrance le rende invece visibili,materia d'un cinema indipendente che scava in profondita'.Quella di Cindy e Dean è la regola stante di un amore mai eterno che vive nei flussi della passione,per poi deteriorarsi alla luce del tempo.Utilizzando una solida struttura a flashback,Cianfrance utilizza segmenti temporali che spiano e viaggiano in parallelo con l'animo dei personaggi.Egli stesso ribadi' di essersi ispirato al "Padrino parte 2" per strutturarne le sorti di Cindy e Dean.Il risultato è una metafora agrodolce dei sentimenti,che si rifa' in piena regola al "blu" della tristezza del titolo,spaziando tra presente e futuro,dipingendone la vicenda in colori e spinte diverse.La pellicola 16 mm risalta secondo un canone trapassato,dal respiro remoto convincente,dove il sentimento è sbarazzino,autentico,passionale.I due protagonisti danzano spontaneamente,accompagnati da una cinepresa a mano che dipinge la dolcezza del sentimento.

Al contrario il presente ci mostra due personaggi agli antipodi,imbolsiti e abbrutiti dalla monotonia d'un rapporto allo sfacelo.La regia si dimostra sensibile nell'avvicinare gli umori dei personaggi,collocandoli in sfere oramai anaffetive,in un legame ordinario e stanco di se stesso.Emblematiche sono le performance di Ryan Gosling e Michelle Williams,ottimi nell'impersonare la nascita e il crepuscolo del loro amore.

"Blue Valentine" in tutta la sua totalita' lascia cosi' emergere lo spazio e il talento d'un regista che s'affida a un taglio classico nella narrazione.Nonostante cio' il "blu" delle pareti,incrosatato tra le mani di Gosling è il colore della pellicola,un film dal respiro fortemente indipendente,semplice e complesso nel contempo,quasi un viaggio psicanalitico all'interno della coppia.Tutto è affidato al corpo degli attori,al desiderio che li pervade,nell'irritazione della Williams o nel dolore di Gosling.

Ai nostri occhi traspare una "semplicita' " di fondo d'un rapporto realistico,senza pietismi o patetismi edulcorati,la regia bilancia

le sensazioni della coppia,senza prenderne le parti di nessuno dei due.

E' questo uno dei grandi pregi d'un film sofisticato e delicato,nel non invadere lo "spazio" relazionale,ma prendendone le distanze,narrandone solo i destini."Blue Valentine" è l'antifona del sentimento amore,una sinfonia gioiosa e malinconica,dolorosa nello strazio di vedere un "padre" allontanarsi dalla propria bimba.......

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