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Mediterraneo

Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film

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La recensione su Mediterraneo

di mm40
6 stelle

Per quanto l'Oscar sia arrivato con questo film, Mediterraneo vale la metà di Marrakech express: non è un brutto film, ma davvero non è questo granchè, perlomeno al confronto con il precedente film di Salvatores (e in mezzo c'è stato anche Turnè). I limiti di Mediterraneo sono evidenti, a partire dalla linearità prevedibile della storia (un esempio: chi si innamora della prostituta e vuole sposarla ad ogni costo? chiaramente il soldato timido, impacciato e letterato), fino ad osservare con amarezza la triste riproposizione delle smorfie e del gesticolare da gradasso che hanno caratterizzato l'Abatantuono demenziale della prima parte della sua carriera (mentre in M. express l'attore pareva essersi già emancipato dai suddetti ruoli prettamente comici). Ciò per cui Mediterraneo invece vale è sicuramente l'idea di viaggio interiore messa in parallelo all'esperienza concreta della scoperta di nuove terre e nuove popolazioni; il percorso di crescita dei soldati italiani in Grecia è caratteristica profondamente umana e le piccole abitudini e manie dei personaggi sono tratteggiate con buona mano (sceneggiatura di Enzo Monteleone); non si dimentichi poi il discreto cast, che annovera anche Gigio Alberti, Claudio Bigagli, Antonio Catania, Ugo Conti e Claudio Bisio. Curiosamente quest'ultimo uscirà in quei mesi con un pezzo demenziale, che riscosse parecchio successo, intitolato Rapput; la canzone parla di una donna dai facili costumi in vacanza in Grecia: che l'ispirazione venga dal film in cui Bisio ha recitato pare lapalissiano. Questo era il terzo dei quattro capitoli di Salvatores sulla 'fuga'. 6/10.

Sulla trama

1941. Eterogeneo manipolo di soldati italiani viene spedito a controllare uno sperduto isolotto greco. Gli uomini ben presto familiarizzano con la tranquilla popolazione locale, uno di loro sposa la prostituta locale. Dopo 3 anni atterra fortuitamente un aeroplano italiano ed il manipolo ne approfitta per tornare in patria, tranne il soldato sposatosi ed un altro che nel frattempo era fuggito di nascosto su una barca a remi.

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