Regia di Woody Allen vedi scheda film
Londra. Le crisi relazionali della famiglia di Sally (Naomi Watts): quella sua col marito Roy (Josh Brolin), scrittore fallito, quella dei genitori, col padre (Anthony Hopkins) che ha appena lasciato la moglie (Gemma Jones) risposandosi con la escort (Lucy Punch).
Allen dopo la fiaba sentimentale leggera del precedente Basta che funzioni torna al dramma cinico-satirico.
Tutti i fallimenti dei suoi personaggi non trovano una chiave di svolta con i nuovi amanti. C’è un forte messaggio pessimista da parte del regista, non tanto verso l’amore in se, ma nei confronti della sua materializzazione in chiave borghese: anche riiniziando una nuova relazione, l’insoddisfazione permane, o, nel caso peggiore viene amplificata, con effetti disastrosi. La goffaggine dei rapporti, il senso di frustrazione causato dall’insuccesso è perfettamente amplificato dai gesti inconsueti dei protagonisti, pronti a tutto, anche nel modo più meschino (come il furto di Roy del libro non ancora pubblicato all’amico defunto), pur di realizzare le proprie ambizioni. Vittime e carnefici del proprio destino, tra tutti, il meno incolpevole e il più sfortunato, potrebbe essere Sally.
Brava la Watts, Brolin perfetto nella parte del marito fallito. Hopkins granitico. Piccola parte anche per Antonio Banderas e Frida Pinto
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