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La maschera della morte rossa

Regia di Roger Corman vedi scheda film

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VinnySparrow

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La recensione su La maschera della morte rossa

di VinnySparrow
6 stelle

Un altro classico nella filmografia di Roger Corman. Tratto da un racconto di E.A.Poe, un film bellissimo, secondo me leggermente inferiore a "La tomba di Ligeia" dello stesso Corman, ma comunque abbiamo a che fare con un gran bel film da vedere assolutamente.

Io adoro Roger Corman. Inzio la mia recensione con questa affermazione. 

Capita che quando si adora un regista si pensa che sia poi facile scrivere su un'opera di quel regista, invece si scopre che quando si deve iniziare una recensione l'impresa è assai complicata. Forse perchè si hanno tante cose da dire e non si sa da dove cominciare. 

"La maschera della morte rossa", un film basato sul racconto di E.A.Poe. 

Un film bellissimo, dove regna sovrano lo stile di Corman. Un film del terrore, certamente ma, come sempre Corman ha la grazia di rendere il film perfettamente visibile e godibile a tutti. 

Atmosfere oscure, tipiche del cinema di Corman, l'ampio uso dei colori, scene che richiamano chiaramente ad un qualcosa di altamente psichedelico, insomma un film che contiene tutto di Corman. 

D'altra parte la "psichedelia" è uno degli "ingredienti" fondamentali del cinema di Roger Corman, non dimentichiamoci che stiamo parlando del regista di "The Trip". Quindi un regista che sa bene cosa vuol dire "viaggiare". Di sicuro sa metterlo in scena! 

Abbiamo un Vincent Price nel ruolo di un malvagio principe, servitore del male che distrugge letteralmente degli abitanti di un povero villaggio e i pochi sopravvissuti li lascia in mano alla "morte rossa", che si aggira tra l'oscurità dei boschi. 

Insieme al malvagio principe, donne bellissime, una Cristiana e una che stringe un patto con il principe delle tenebre, ritenuto dal principe come colui che domina sul mondo. 

Un principe, malvagio che organizza feste perverse nel suo castello, feste che poi diventano delle specie di "ammucchiate" a base di sesso "animalesco" anche se naturalmente non viene assolutamente mostrato esplicitamente. 

Una storia fantastica sicuramente, ma Corman riesce a renderla ancora più interessante grazie a delle trovate di scenografia fantastiche. 

Il castello è meraviglioso, con quelle stanze apparentemente tutte uguali ma dai colori diversi, bianca, viola, gialla, nera. 

Quasi come a significare che in ogni stanza c'è una situazione particolare, una atmosfera particolare, fino a finire alla stanza nera, quella dove c'è una specie di contatto con il demonio attraverso dei riti magici. 

Interessante anche l'idea di rappresentare la morte. 

Corman non si inventa niente di particolamente originale, ma riesce a rendere assolutamente convincete l'idea della morte attraverso una figura umana avvolta da un mantello e cappuccio rosso. 

Bellissima, la scena in cui la morte rossa rende cadaveri gli ospiti del principe e poi gli fa ballare tutti imbrattati di sangue dando il via ad una danza tra zombie. 

Un film che mi è piaciuto tantissimo, secondo me non bello come "La tomba di Ligeia" dello stesso Corman, ma che comunque riesce ad intrattenere benissimo lo spettatore. 

Per gli amanti di Corman, il film è spettacolare, come ho già scritto troverete tutto quel che il cinema di Corman deve avere. 

Guardando questo film si intuisce che Corman aveva sempre le idee più chiare per voler portare un film horror dalle atmosfere gotiche/oscure ad un film drammatico/onirico con le stesse atmosfere. Infatti qualche anno più tardi uscirà "The Trip" con Peter Fonda. 

"La maschera della morte rossa", un classico nella filmografia di Roger Corman, con un insostituibile Vincent Price, attrici nn conosciute ma bellissime che solo gli anni sessanta potevano dare. Viaggi onirici, psichedelia, atmosfere oscure, vampiresche, gelide e calde allo stesso tempo, insomma Roger Corman allo stato puro. 

 

VinnySparrow 

 

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