Espandi menu
cerca
Marrakech Express

Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film

Recensioni

L'autore

LorCio

LorCio

Iscritto dal 3 giugno 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 145
  • Post 34
  • Recensioni 1625
  • Playlist 251
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Marrakech Express

di LorCio
8 stelle

Un film sull'amicizia. A Gabriele Salvatore piace tanto girare film con questa tematica. Specialmente quando ad essere giovane era lui, e le storie che raccontava erano in un certo qualmodo le sue storie. Non fa eccezione "Marrakech espress", apologo spensierato e gioioso - con qualche punta di amarezza ideologica - sui sentimenti dell'amicizia e dell'affeto. I personaggi in ballo sono rappresentanti ideali di una determinata generazione (c'è il sognante ma non troppo Fabrizio Bentivoglio, c'è il pratico e furbone Diego Abatantuono, c'è il sessantottino fallito Giuseppe Cederna, c'è quello che è scappato alla ricerca di un rapporto intimo con la natura Gigio Alberti) che ha avuto le proprie passioni, i propri interessi, le proprie delusioni, le proprie frustrazioni. Un road movie di sensibilità e genuinità (sceneggiatura premiata col Solinas scritta, tra gli altri, da Enzo Montelone e Carlo Mazzacurati), fatto di equivoci e situazioni felici ed altre meno, che ha in sè una riflessione recondita e non troppo celata: chi non ha trovato la propria ragione di vivere in un certo posto, è meglio che se ne vada alla ricerca della serenità interiore. A restare a Marreakech, dove si era ritirato anche l'amico Rudy (Massimo Venturiello), sono gli eterni amici-rivali Aberti e Cederna (che resterà nel luogo "nuovo" anche nel successivo "Mediterraneo"), quasi per sottolineare che, aldilà delle litgate amorose, l'amicizia unisce sempre, specialmente se maschile. A suo modo, infatti, è un film orgogliosamente e simpaticamente maschilista, non certo nella accezione più negativa nel termine, tutt'altro. E non si dimentica la partita a pallone con il sottofondo di Francesco de Gregori che canta "La leva calcistica della classe '68".

Sulla colonna sonora

"Ma Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore / non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore / un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia..." è straordinaria. "Caro amico ti scrivo / così mi distraggo un po' / e siccome sei molto lontano / più forte ti scriverò,,, Da quando sei partito / c'è una grossa novità / l'anno vecchio è finito...". Strepitosa colonna sonora.

Cosa cambierei

Voto: 7.

Su Gigio Alberti

Un po' fuori di testa, uno che è andato alla ricerca di un rapporto intimo con la natura. Bravissimo.

Su Giuseppe Cederna

Perfettamente calato nei panni per lui usuali dell'insoddisfatto, è sublime come sessantottino che ha lasciato perdere le ambizioni per costruirsi una famiglia. Anche qui, come in "Mediterraneo", resterà nel luogo "nuovo", come per dire: la vita è altrove.

Su Fabrizio Bentivoglio

Sognante ma non troppo, disilluso allo stesso tempo, è al solito impeccabile

Su Diego Abatantuono

Un ruolo abbastanza istrionico, un furbone milanese che ha lasciato alle spalle senza tanti drammi i passati d'impegno. Eccellente.

Su Gabriele Salvatores

Ispirata e coinvolta, perfetta in queste situazioni.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati