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Crazy Heart

Regia di Scott Cooper vedi scheda film

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La recensione su Crazy Heart

di bradipo68
4 stelle

Crazy heart non è un film o meglio non solo.
E'un veicolo, l'utilitaria che doveva portare uno dei più bravi attori sulla scena ancora senza Oscar, l'ormai ultrasessantenne Jeff Bridges a vincere la tanto agognata statuetta dopo una marea  di nominations.
La parabola dell'artista maledetto è tutto fuorchè inedita così come l'andamento del film in cui vediamo il nostro scendere tutti i gradini verso l'abiezione e poi finalmente vedere la luce che gli rischiara la sua buia e triste esistenza.
La solita fuffa travestita da capolavoro o quasi.
Jeff Bridges come al solito è bravo , bravissimo, Maggie Gyllenhaal è veramente un fiore di quelli che vorresti avere sempre accanto a te, ma il film nella sua prevedibilità suona falso come una moneta da tre euro.
Sospetta la scelta del non-regista, attore di relativo per non dire  inesistente successo che il film se lo è pure scritto.
E pare che questa sia la sua seconda sceneggiatura ma da quello che leggo la prima è meglio perderla che trovarla.
Sembra anche che continuerà la sua carriera anche di regista con un film schedulato addirittura per il 2014.
L'impressione è che il film sia esclusivamente di Duvall e Bridges che infatti producono e che Duvall con un personaggio pleonastico sia stato ficcato a forza nello script (ma visto che è lui che ha raccomandato Scott Cooper...).
Sicuramente tra vecchie volpi come Robert e Jeff avranno pensato che se persino Nicolas Cage aveva rubato un Oscar con l'interpretazione di un ubriacone perchè non dovrebbe riuscirci un attore molto più dotato come Bridges? Vuoi mettere poi un ubriacone modello spartano come Cage e uno full optional come il vecchio Jeff?
Che poi oltre a recitare sa pure cantare anche se devo dire che per me la musica country equivale più o meno al lamento di un coyote in lontananza.
Per carità non voglio insultare nessuno, è un limite delle mie orecchie abituate ad altre sonorità.
La verità è che queste interpretazioni sono quelle che piacciono tanto ai (con) giurati dell'Academy.
E pazienza se hanno dimenticato di farci il film attorno.

Su Scott Cooper

si lascia guidare dalle vecchie volpi che ha in scena.

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