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Kick-Ass

Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film

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La recensione su Kick-Ass

di cantautoredelnulla
2 stelle

Il film narra le gesta di tre mitomani che pensano di vivere nel mondo dei fumetti con la leggerezza tipica della giovane età in una città dove la polizia passa il tempo a guardare internet e la tv e ad ammirare le loro gesta (della serie, che ci sta a fare?) e i pompieri viene da pensare che siano in sciopero perché quando prende fuoco un capannone di loro non si vede neanche la sirena.
Mi chiedo se basti la riflessione che "dai superpoteri derivano grandi responsabilità" e che questo non è del tutto vero, perché le responsabilità le abbiamo comunque anche da persone comuni, per fare di un film un buon film.
Le caratteristiche di questo film adolescenziale vietato ai minori di 14 anni sono una sceneggiatura imbarazzante (i cui apici sono l'ultima frase di Red Mist che ho rimosso dalla mente e quella del padre che vuole una granita blu notte e delle liquirizie); un montaggio penoso che pure nelle scene d'azione rende le immagini così frammentate da abolire la tensione e la suspence psicologica; con un soggetto geniale realizzato male; con una divisione sbagliata della storia con una prima parte prolissa e talvolta noiosa e una seconda parte che basa tutto sull'azione, senza lasciare esprimere appieno ai personaggi la drammaticità delle loro esperienze; con un messaggio suggerito, ma sostanzialmente assente (alla fine qual è l'idea di base? che chiunque può essere un eroe o che si dovrebbe essere eroi senza maschere? che bisogna farsi giustizia da soli ammazzando il prossimo come lui ammazzerebbe noi? che il mondo ha bisogno di supereroi?); e degli attori che sembrano caricature di se stessi e della loro giovane età più che le caricature di celebri personaggi dei fumetti. Inoltre un film che si ispira a un fumetto e che riporta frasi da fumetto risulta fuori luogo perché il mezzo cinematografico non è un fumetto e la costruzione dei dialoghi e delle azioni deve essere diversa (spiderman insegna). In breve: un film sbagliato dall'inizio alla fine. E il finale aperto a un secondo episodio mi fa pensare: che il cielo ce ne scampi!

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