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Somewhere

Regia di Sofia Coppola vedi scheda film

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La recensione su Somewhere

di leporello
2 stelle

Che si tratti di vuoto mentale assoluto è evidente sin dal più vuoto degli incipit in assoluto mai visti sinora e, probabilmente, per sempre: la nera Ferrari che gira a vuoto per tre minuti buoni, in uno spazio vuoto prima di fermarsi a vuoto, è solo il vuoto preliminare di un film che, per tentare di riempirsi di qualcosa (tentativo fallito, si scoprirà poi, finalmente giunti ai sospirati titoli di coda), si aggrappa solo a pochi lacrimevoli e lacrimosi significati di un (vuoto e trito) rapporto padre figlia, passando per interminabili sequenze prive di ogni cosa (bellezza, stile, cura) e soprattutto prive di ogni significato. Se si aggiunge che alla ricetta viene inopinatamente aggiunto l’ingrediente di una stucchevole messinscena del nostrano Telegatto italiota, vale a dire un’incursione della nostra peggiore televisione incarnata in due dei suoi rappresentanti peggiori (Simona Ventura e Valeria Marini – peccato per il buon Frassica e, orrorre orrore! per il buon Nichetti, tutti affamati di americana fama, a quanto pare la crisi morde un po’ dovunque, incluso il culone della Marini-), nonché il faccione squadrato della Chiatti (prego notare come cammina nella prima delle due scene in cui appare!!! E prego segnalare quando passerà su Blob lo spezzone della sua recitazione in inglese!!) che irrancidisce ulteriormente questo disgustoso piatto italo-americano, non ci si meravigli se l’unico buon ricordo che rimane in bocca, una volta ridestatisi dall’inevitabile pisolino degli ultimi due-tre minuti, è quello delle cosce delle due lapdancers dell’albergo, magra consolazione specie per il pubblico femminile di orientamento eterosessuale.

Apprezzabili gli sforzi del trasandatissimo protagonista (sciatteria stridente  col lusso che lo circonda, una contrapposizione cui sarebbero bastati dieci minuti di pellicola, non oltre) e della sua giovanissima partner. Altrettanto e ancor più apprezzabili gli sforzi di chi resta in sala fino alla fine, anche perché l’unico buon motivo per rimanere è quello di scoprire chi è che mandava gli sms al cellulare del protagonista. Peccato che la Coppola si sia dimenticato di dircelo.

 Auguri.

 

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