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L'ultimo dei Templari

Regia di Dominic Sena vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo dei Templari

di Maciknight
6 stelle

A parte la totale ignoranza storica tipica degli americani, il film in fondo è godibile e scorrevole, avventuroso ed anche suggestivo nelle ambientazioni medievali ben proposte ed in molte scene d’azione, ma sarebbe stato più dignitoso evitare qualsiasi riferimento pretestuoso alla storia e presentarlo come un fantasy ...

Occorre premettere che i produttori, registi ed autori americani con la storia (in particolare quella medievale) hanno un rapporto molto approssimativo e strumentale, quindi non aspettatevi mai di apprendere qualcosa di storico da uno dei loro film, abitualmente della storia fanno scempio. Come non bastassero da soli, anche i “distributori” italiani hanno fornito il loro contributo di vassallaggio in un’apoteosi d’ignoranza intitolando il film impropriamente “L’ultimo Templare” (fuori tema in tutto, sia rispetto al protagonista, sia rispetto al contenuto della trama). Titolo smentito immediatamente fin dalla prima sequenza del film,che inizia un quarto di secolo dopo l’eliminazione dei Templari da parte del re di Francia Filippo IV il Bello con la complicità altalenante del Papa Clemente V (quindi all’epoca in cui il film è ambientato i Templari non esistevano più da un pezzo) e le uniformi dei combattenti sono quasi tutte dell’Ordine Teutonico (compresi i protagonisti) che in quegli anni era in attività nei Balcani e successivamente nell’area del Baltico impegnato nelle cosiddette “Crociate del Nord”, mentre il film cita e mostra alcuni episodi delle crociate anatoliche del XIV secolo (Crociate di Smirne, alle quali gli unici cavalieri di un Ordine Equestre partecipanti erano gli Ospitalieri, poi divenuti di Rodi e poi di Malta). Crociate combattute contro i regni turchi che all’epoca erano numerosi ed in conflitto fra loro, quindi si trattava di crociate locali (la Terra Santa era persa da mezzo secolo ed i crociati in pratica non esistevano più). Se fosse un film fantasy si potrebbe sorvolare, ma questo ha la pretesa di citare luoghi, date ed avvenimenti storici, soprattutto di battaglie, confondendo non solo gli anni ma i secoli ed i luoghi ed i partecipanti, facendo un guazzabuglio da far accapponare la pelle a qualsiasi storico anche dilettante. Di storico in pratica c’è solo la famosa Peste Nera che ha colpito tutto il continente tra il 1347 ed il 1352 dimezzando la popolazione europea, che nel film viene presentata come un flagello locale causato da una presunta strega nera, che poi si rivelerà essere ben di peggio. Premesso quanto sopra precisato (che non è secondario e tutt’altro che insignificante), il film in fondo è godibile e scorrevole, avventuroso ed anche suggestivo nelle ambientazioni medievali ben proposte ed in molte scene d’azione, ma sarebbe stato più dignitoso evitare qualsiasi riferimento pretestuoso alla storia e presentarlo per quello che è a tutti gli effetti, un fantasy ad ambientazione medievale e con qualche riferimento storico (persecuzioni delle streghe, inquisizione, peste nera, ecc.)

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