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Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

Regia di Laurent Tirard vedi scheda film

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La recensione su Il piccolo Nicolas e i suoi genitori

di supadany
6 stelle

Pellicola sostanzialmente piacevole, infatti qualche distinguo negativo sussiste, che presenta un mondo formato ragazzino con uno stile che per certi versi (velocità di battuta e successione costante di piccoli avvenimenti) ricorda i meccanismi caratterizzanti alcuni film di Jean Pierre Jeunet, “Il favoloso mondo di Amelie” in primis.

Nicolas (Maxime Godart) è un bimbo felice che si diverte un sacco con i suoi amici, e che vuole molto bene ai suoi cari genitori (Kad Merad e Valerie Lemercier), almeno fino a quando non s’insinua in lui il sospetto che stia per arrivare un fratellino.

Così con i suoi amici studia diversi piani per superare il problema, visto che teme di essere abbandonato nel bosco, arrivando al punto di cercare i franchi necessari per assoldare un killer al fine di risolvere il problema alla fonte.

Dall’ultima frase sembra quasi che ci possano essere risvolti noir (in realtà i ragazzini scambiano un meccanico solo omonimo di un popolare killer), in realtà trattasi di un iper genuino film per famiglie che riporta con innata freschezza la mente ai ricordi personali dell’infanzia.

Le scorazzate liberi per il quartiere (quando si poteva scorrazzare liberi senza cancello chiusi e cani liberi di girare per i quartieri), le piccole truffe (qui la roulette, gioco che però qui la vecchietta di turno manda subito a monte), baruffe per un niente, qualche disastro (tipo quando accade alla fiorista Louise Bourgoin non è molto diverso da quanto combinammo noi un giorno), molta fantasia e ovviamente una visione del mondo e della vita ristretta, ma anche affascinante tanto più col senno di poi.

Ecco il film è davvero strabiliante per come è capace di farti fare un salto all’indietro, i bimbi formano un gruppo affiatato (ottimo il lavoro di gestione da parte del regista), ma anche gli adulti si difendono bene (Kad Merad fa simpatia ogni volta che compare in scena), cosicchè il ritmo d’azione è ottimo, i siparietti (alcuni dei quali da cult) sono all’ordine del minuto e le risate ampiamente garantite senza volgarità alcuna in lista.

Purtroppo, come nota in detrazione, il finale è davvero frettoloso (ma subito prima gli improperi di Nicolas dedicati alla neo arrivata sono assolutamente fantastici, un po’ anche per l’effetto che ottiene tra i parenti), arriva quasi come un fulmine a ciel sereno, non offre una chiusura significativa e lascia un po’ di amaro in bocca, anche perché altri venti minuti sarebbero stati assai graditi (e gli ottanta di durata sono un po’ pochini) visto l’andamento fino a quel punto.

Ciò non toglie che il film rimanga gradevole e per lunghi tratti davvero ispirato, un altro esempio di come il cinema francese riesca bene un po’ i tutti i segmenti della settima arte.
VOTO : 6,5/10.

Su Laurent Tirard

Riesce a creare un riuscito clima d'insieme che riporta in un lampo la mente alla propria infanzia.
Spigliato ed agile, peccato solo per il frettoloso finale.

Su Maxime Godart

Decisamente un bimbo sveglio e simpatico.
Bravo (ed ottima scelta del casting).

Su Valérie Lemercier

Decisa ed elegante, offre un'interpretazione sostanzialmente positiva, fatta di cose semplici, ma anche ben fatte.

Su Kad Merad

Proprio una sagoma, ogni volta che compare in scena suscita immediamente simpatia se non addirittura risate copiose.
Commediante di razza purissima.

Su Sandrine Kiberlain

E' la maestra dei bambini nei panni della quale risulta piuttosto gradevole.
Ordinata e precisa.

Su François-Xavier Demaison

Soddisfacente, in un piccolo ruolo.

Su Michel Duchaussoy

All'altezza nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa.

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