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Bubba Ho-tep. Il Re è qui

Regia di Don Coscarelli vedi scheda film

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La recensione su Bubba Ho-tep. Il Re è qui

di bradipo68
8 stelle

Elvis non è morto.Ma non si sente tanto bene.E'in una casa di riposo un po'fuori mano nel Texas alle prese con compagni di stanza che pensano solo a passare all'altro mondo,infezioni genitali piuttosto fastidiose e un deambulatore diretta conseguenza di un incidente con frattura all'anca.Tutti lo chiamano Sebastian Haff ma lui è Elvis The Pelvis,The King of Memphis che a un certo momento della sua carriera,pieno di alcool e di droga decise di prendersi un periodo sabbatico facendosi sostituire dal suddetto Haff.Il quale più drogato e più alcoolizzato di lui ebbe la brillante  idea di schiattare all'improvviso senza ridargli la vita indietro.Questo lo spunto eccellente da cui parte questo film che ,chiariamolo subito,NON è un horror.E'qualcosa d'altro.E'il ritratto della fase autunnale di una vita che il Re non si sarebbe mai sognato di vivere,troviamo un Elvis imbolsito,rugosopiù umano e molto meno re di quello che ci si aspetti.Bubba Ho-Tep è un film malinconico stracolmo di pesonaggi al di sopra delle righe, che tra le altre cose ci fa vedere scene di vita e di morte da un ospizio in cui volenti o nolenti si fa il callo all'idea del trapasso.Accanto a queste suggestioni c'è una strana amicizia tra un Elvis vero ma ritenuto da tutti falso e un JFK di colore,quindi finto ma che si crede vero.E saranno loro con alcool etilico,sedia a rotelle e deambulatore a combattere contro la mummia(la Bubba Ho-Tep del titolo con Bubba che indica uno zotico uomo del sud e Ho-Tep che indica i discendenti della diciassettesima dinastia egizia) che con cappellone da cowboy e marciume in bella vista sta facendo strage di ricoverati.Per prendere i rimasugli delle loro anime.Questo l'unico accenno horror(c'è anche una curiosa lotta di Elvis contro uno scarafaggio gigante) cosparso di demenzialità che fa capolino nel film.Il film di Coscarelli è un piccolo cult di genere indefinito(il tratto dominante del film è la riflessione sulla solitudine a cui condanna la vecchiaia),un film a basso costo che si avvvale della smisurata interpretazione di un grande Bruce "Ash" Campbell che qui sembra ritornare agli antichi fasti.Accanto a lui un convincente Ossie Davis nella parte del JFK nero.Che il film fosse pieno di ironia c'era da immaginarselo già dai titoli di testa:Bubba Ho-Tep è scritto alla maniera di Ben Hur .

Su Don Coscarelli

la parte horror è decisamente la meno convincente

Su Bruce Campbell

smisurata prova

Su Ossie Davis

convincente

Su Ella Joyce

nella parte dell'infermiera

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