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Il segreto dei suoi occhi

Regia di Juan Josè Campanella vedi scheda film

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La recensione su Il segreto dei suoi occhi

di bradipo68
8 stelle

Come dice il suo titolo possiamo sommariamente dire che è un film di sguardi:quello fisso sull'eternità della fotografia della vittima,quello spento quasi rassegnato di Esposito,uno sconfitto ante litteram,quello miope nascosto dietro fondi di bottiglia di Sandoval,collega di Esposito con sovraffollamento di scheletri nell'armadio che  cerca di dimenticare aumentando il proprio tasso alcolemico,quello strafottente di Gomez assassino protetto da poteri forti e furbetti di palazzo,quello speranzoso di Morales,il vedovo che spera di trovare alla stazione l'assassino di sua moglie,infine quello selvaggio e solo parzialmente ingabbiato dal proprio ruolo istituzionale della nuova cancelliera Irene Menendez Hastings.Ma non è solo un film di sguardi.E' facile soprendere la cinepresa a soffermarsi sugli occhi dei vari personaggi,così come è facile accorgersi dei vari fil rouges cosparsi per tutto il film(come il tormentone apri la porta/chiudi la porta).Dopo aver visto(e gradito) questo film mi sono chiesto:ma perchè ha battuto altri concorrenti temibili alla corsa all'Oscar come Il nastro bianco di Haneke o Il profeta(o meglio Un prophete) di Audiard? E la risposta che mi sono dato credo che sia abbastanza ovvia:è un film che rispetto agli altri due ha un linguaggio cinematografico collaudato non rivoluzionario,tutto probabilmente ben (ri)conosciuto e codificato dai membri dell'Academy.Il segreto dei suoi occhi è film di grande impatto visivo che distilla al suo interno varie sequenze che sollecitano le giuste corde emotive:prima fra tutte il grandissimo pianosequenza allo stadio,uno dei brani di cinema più belli a cui ho assistito ultimamente,poi la sequenza alla stazione confezionata come meglio non si potrebbe,oppure anche il confronto tra Esposito e Morales all'interno della casa di quest'ultimo dopo oltre 25 anni che non si sono visti nè sentiti.Il film di Campanella è un film che sotto le (mentite) spoglie della crime story venata di accenti noir ,nasconde a malapena l'anima impetuosa del melodramma che sotterraneamente lo percorre.Campanella si rivela abile manipolatore di generi creando un congegno perfetto in cui i vari flashback si alternano armoniosamente.Probabilmente più un film di forma che di sostanza ma convincente esempio di cinema cristallino nei suoi assunti(e proprio per la sua perfetta intellegibilità premiato nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero) e allo stesso tempo pellicola accattivante che non nasconde la sua patina di autorialità.Attori bravissimi,dialoghi perfetti.L'Oscar però a mio parere è eccessivo.

Su Juan Josè Campanella

regia calibrata

Su Ricardo Darín

esemplare

Su Soledad Villamil

eccellente

Su Pablo Rago

non male

Su Javier Godino

discreto

Su Guillermo Francella

eccellente

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