Regia di Osvaldo Civirani vedi scheda film
“Le Mans, scorciatoia per l'inferno” è tanto interessante nel titolo quanto modesto nella sostanza. Il film di Osvaldo Civirani (che qui si firma Richard Kean) uscì nei cinema prima del “Le Mans” più famoso, quello con Steve McQueen, ma quest'ultimo ebbe una gestazione talmente lunga e laboriosa che immagino che questa versione Made in Italy nacque comunque a seguito di quella di Hollywood. Il difetto principale del film di Civirani è l'insistenza assurda e priva di senso di scene di corsa sempre uguali. Dirò di più: mentre le scene in campo lungo sono riprese effettivamente da vere corse d'auto, le altre -che sono la maggior parte- sono state fatte ad hoc con 4 auto di numero che avanzano in realtà molto lentamente. E poi ci sono i ripetuti primi piano su pezzi meccanici, come a voler creare la giusta suspence per il dramma imminente, cosa che puntualmente non accade rendendo tali primi piano del tutto inutili e fuorvianti. Da segnalare la presenza di una giovanissima Edwige Fenech che appare per di più sempre vestita.
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