Regia di Tim Blake Nelson vedi scheda film
Edward Norton è un grande attore, uno dei migliori della sua generazione, degno erede dei grandi interpreti della tradizione "Actors studio" come De Niro e Pacino: fra le sue migliori interpretazioni, quelle in Schegge di paura, Fight Club e American history X (a me piacque pure il suo esordio alla regia con la garbata commedia Keeping the faith, uscito in Italia col titolo Tentazioni d'amore). La sua bravura è indubbia, però forse il buon Edward ha un pò troppe volte ricalcato lo schema del personaggio con una personalità sdoppiata o una vera scissione schizofrenica: qui, tanto per cambiare, interpreta addirittura due fratelli gemelli piuttosto diversi, uno un attraente e colto professore di filosofia, l'altro un rozzo spacciatore di marijuana. La sua performance è puntigliosa e mimetica come sempre, ma ciò che non convince sta soprattutto nella sceneggiatura e nella sua evoluzione: parte come una commedia quasi demenziale, poi si fà più seria e nel finale sfocia in una tragedia truce e grand-guignolesca, con tanto di sangue e morti ammazzati a volontà, ma l'amalgama fra i diversi momenti è debole e i cambi di registro sono stati realizzati male. Le considerazioni sulla natura animale dell'uomo e il ruolo del fato non mi sembra che aggiungano molto spessore, così come la citazione di brani di Walt Whitman; fa invece piacere rivedere in alcuni cameo Susan Sarandon e Richard Dreyfuss, quest'ultimo quasi irriconoscibile. Nel complesso, però, un'occasione sprecata per il bravo Norton, che ha fallito miseramente al botteghino americano, anche se il prestigioso critico Roger Ebert ha avuto l'ardire di assegnargli 4 stelle su 4 (forse un caso di demenza senile?).
voto 5/10
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