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La prima linea

Regia di Renato De Maria vedi scheda film

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La recensione su La prima linea

di OGM
8 stelle

La storia dell’organizzazione terroristica “Prima Linea”, tratta dal libro Miccia Corta (2005) e narrata in prima persona dall’esponente Sergio Segio. La presentazione non ha la completezza e l’obiettività del saggio storico, perché la prospettiva è rigorosamente personale,  e limitata nel tempo, concentrata sulla parte “dolorosa” della vicenda: la fase degli attentati mortali, in cui i militanti diventano assassini, e si collocano così non solo al di fuori della società, ma anche al di fuori della stessa umanità. Il loro isolamento politico è solo l’aspetto più superficiale della loro emarginazione morale, della loro condizione di “razza” violenta, spietata, odiata dalla gente, e ripudiata dagli ex-compagni di lotta. Il “salto di qualità” nella strategia trasforma quest’ultima in una deriva senza senso, in quella disperata navigazione che segue il superamento del punto di non ritorno. Uccidere diviene allora forse l’unica ragione d’essere di coloro che, falliti gli obiettivi della prima ora, non vedono altra via di scampo che alzare il tiro, e non per tentare di recuperare il tempo perduto e cambiare le sorti della battaglia, ma solo per sopravvivere e pareggiare il bilancio delle vittime. L’assassinio del giudice Emilio Alessandrini segna la svolta fatale: l’obiettivo non è più il nemico “simbolico” della classe operaia, l’imprenditore, il dirigente, il rappresentante del capitale, bensì la figura che costituisce la minaccia effettiva e diretta per gli appartenenti al gruppo, ossia il magistrato abile e coscienzioso che sta indagando su di loro. L’ideologia esce così completamente di scena, e ad invadere il campo è una logica puramente militare,  esasperata dalla rabbia per l’inevitabile e imminente sconfitta. Prima Linea, più che una confessione o un’ammissione di responsabilità, è l’impossibile riflessione su un colossale e tragico errore di cui ancora oggi, a più di trent’anni dagli anni di piombo, gli stessi protagonisti faticano ad individuare l’origine e le motivazioni.

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