Regia di Arthur Allan Seidelman vedi scheda film
The sisters ha un impianto tipicamente teatrale rivolto al dramma, ambientato per tre quarti della sua intera durata in uno studio dove una svariata gamma di personaggi si ritrova nel tempo libero sviluppando una serie di interazioni.
Al centro, un nucleo familiare quasi tutto rivolto al femminile, con protagonista Maria Bello, decisamente sopra le righe e convincente in questa interpretazione, accompagnata dalle più ordinarie Erika Christensen e Mary Stuart Masterson. Intorno a loro, si muovono una serie di personaggi che, per diverse ragioni, vi entrano a contatto.
Ragioni diverse, ma quasi sempre di natura amorosa/sessuale.
Tante parole, che però costruiscono relativamente poco, con più fumo che arrosto.
I personaggi maschili sono poco più che abbozzati, meglio quelli femminili, ma alla fine, dei tanti dialoghi, rimane ben poco da tenere in memoria e alcune situazioni, che potevano tranquillamente essere più interessanti - vedi l'omosessualità presunta della sorella del personaggio di Maria Bello - non sono state elaborate fino in fondo.
Presentato al Festival di Berlino di quattro anni fa, rimane un titolo incapace di manifestare una sincera identità programmatica.
Superfluo.
Regia corale soddisfacente, che però risulta poco incisiva (quasi per scelta).
La migliore del coro.
Brava.
Scarsamente appariscente.
Sufficiente.
Poco convincente.
Ordinario.
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