Regia di Laurent Tuel vedi scheda film
Onesto poliziesco messo su da Tuel e dal suo team di sceneggiatori, bravi a creare intorno al trio di personaggi principali atmosfere opprimenti da noir classico. Peccato per le immagini solari da cartolina illustrata della Liguria che stonano malamente con tutto il resto.
Dispiace leggere tante recensioni negative su un film che seppur lungi dal raggiungere vette strabilianti fa, a mio modo di vedere le cose, il suo porco dovere di film poliziesco. In tandem con i co-sceneggiaotri Simon Moutairou e Laurent Turner, il regista Laurent Tuel è bravo a creare intorno ai tre personaggi chiave (il boss Jean Reno, suo figlio in cerca di una nuova vita Gaspard Ulliel, il poliziotto Sami Bouajila) un atmosfera opprimente, da film noir, dove è sin troppo chiaro che nessuno riuscirà davvero a troavre quel che cerca. E anche le scene d'azione sono realizzate molto bene, nel senso che non cadono nella trappola di eccedere in virtuosismi alla James Bond. Vero è altresì che la Liguria ci viene mostrata come in uno spot pubblicitario dell'ente del turismo locale, pegno da pagare ai soldini ricevuti dai coproduttori italiani immagino, cosa che stona non poco con le atmosfere di cui sopra.
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