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La legge del crimine

Regia di Laurent Tuel vedi scheda film

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La recensione su La legge del crimine

di bradipo68
4 stelle

Stavolta è andata male.
Jean Reno e la sua marmorea glacialità mi hanno tradito e mi sono preso un autoarticolato sulle gengive.
Dura poco più di 90 minuti eppure sembra che duri il doppio questo film non passato per le sale italiane ,coprodotto da Medusa e SKY e neanche passato per gli schermi delle pay tv italiane.
E allora se poi rimane praticamente invisibile perchè produrlo?
Il film di Tuel è deludente in rapporto alle aspettative:chi si aspettava un polar o  un heist movie, rimarrà tragicamente deluso.
Sono presenti come ingredienti accessori ma fondamentalmente La legge del crimine è la storia di un rapporto impossibile tra un padre ,criminale di vecchio stampo che vuole immettere il rampollo sulle proprie orme fuorilegge, e un figlio che preferisce la sua ragazza e la bella vita alle imprese del padre.
C'è pure una spruzzata di discorso sociale in quanto la famiglia protagonista è di origine armena e quindi all'inizio ci dobbiamo sciroppare qualche filmino che parla del genocidio armeno.
Nulla in contrario ,per carità, ma vedere questi spezzoni di documentario(però non sono così sicuro sulla loro autenticità) che scomodano la questione armena per un filmetto di bassa lega come questo,non credo sia proprio il massimo.
Il film è incentrato sul personaggio di Jean Reno,capoclan e patriarca allo stesso tempo corroso dal travaglio interiore tra gli affetti familiari e il dovere per il bene della banda criminale.
La polizia sta abbastanza a guardare.
Il film di Tuel non funziona :si crederà pure Michael Mann ma quello che sa fare con la mdp in mano è sotto i nostri occhi.Neanche l'accuratezza della confezione lo salva.
E il confronto è impietoso.

Su Laurent Tuel

regia mediocre

Su Jean Reno

marmoreo però stavolta nel senso sbagliato

Su Gaspard Ulliel

insomma

Su Vahina Giocante

decorativa

Su Sami Bouajila

bella faccia da cinema ma personaggio pleonastico

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