Regia di Mark Steven Johnson vedi scheda film
Sconfortante commedia romantica tanto patinata nella confezione quanto vuota nei contenuti. Da evitare con cura.
Film troppo, troppo sconfortante. Persino per gli standard della Hollywood odierna. È una commedia romantica, quindi già in partenza si sa da dove di parte e dove si arriva, ciò non toglie che l'ora e mezzo che intercorre fra la prima e l'ultima scena potrebbe e dovrebbe essere messa a frutto in qualche modo. Mi chiedo: ma lo sceneggiatore stesso non si annoia a lavorare durante settimane a un copione così ovvio e superficiale? E il regista (la stessa persona in questo caso, Mark Steven Johnson) non sente la necessitá di autoflagellarsi alla sera dopo aver girato materiale così insulso? E attori come Anjelica Huston e Danny De Vito che si prestano ad apparire in una cosa così? Non si chiede mai questa gente se davvero vale la pena svendere la propria dignità per denaro di cui in fondo sono sicuro non hanno nemmeno bisogno? Mi spiace ripetermi, ma parlando di “La fontana dell'amore” non mi viene alla mente nemmeno uno di quegli aggettivi vagamente bonari o simpatici che potrebbero usarsi per un B-Movie e per un Trash. In questo caso sconfortante resta l'unica descrizione possibile.
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