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Fiore del deserto

Regia di Sherry Horman vedi scheda film

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La recensione su Fiore del deserto

di bluefalcon
10 stelle

Il film narra la storia di Waris Dirie, interpretata dalla bella Liya Kebede. Una vicenda disgustosa ma sempre e purtroppo molto attuale, che vede vari paesi africani (Guinea, Somalia, ecc....) complici nella mancanza d'intervento su quella che è una vera e propria crudeltà, l'aberrante infibulazione femminile. Sin dall'inizio si comprende che il lavoro di regia di Sherry Horman è teso a lasciare il segno...ed indubbiamente centra in pieno il suo obiettivo, vale a dire il raggiungimento e lo squotimento della coscienza del pubblico che non può fare a meno, in quanto appartenente alla categoria degli esseri umani con corpo anima e spirito, di sentirsi coinvolto sino ai più nascosti e reconditi anfratti dell'essere. E' la storia di un viaggio dunque..o meglio, di una fuga. Una fuga da una vita di sopraffazioni, la fuga di una giovane che vuole e deve distanziarsi dal matrimonio combinato dal padre con un uomo 60enne, che sta li a dimostrare quanto certe tradizioni siano ancora imperanti nell'inconscio collettivo di alcuni popoli africani e che fanno ripiombare il pianeta intero in un tetro periodo medievale. E siamo nel 2024, con l'IA che fa capolino da dietro le quinte, nelle sue prime apparizioni. Rimane dunque Waris in Africa, fino al momento in cui uno zio ambasciatore somalo nel Regno Unito le propone di assumerla quale domestica. Al termine del mandato di 4 anni, inizia un periodo tormentato, altri lavori di pulizia presso un Mc Donald. Come accade ad alcuni, finalmente, l'orologio cosmico fissa il momento del riscatto attorno ai suoi 18 anni, epoca in cui viene notata  da un fotografo conosciuto e affermato. E' la nascita di una stella, la quale, circondata dalle immancabili amicizie femminili e maschili che l'hanno aiutata e sostenuta sull'arco del tempo, percorre il suo tragitto, fino a quando un bel giorno niente popo' di meno che Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, la contatta e le propone di divenire ambasciatrice nella lotta contro le infibulazioni genitali femminili. Che dire quindi...l'impegno c'e' tutto, le emozioni anche, i personaggi sono splendidi (una Sally Hawkins sopra le righe da il meglio di se stessa); munitevi di abbondanti dosi di fazzolettini di carta e preparatevi ad immergervi in una realtà sulla quale molti preferiscono sorvolare. Ne vale davvero la pena!

 

 

ps: Waris a tutt'oggi è sempre attiva nella sua lotta che porta avanti con grande decisione e spirito combattivo, senza per questo odiare il suo stesso popolo.

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