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Mr. Nobody

Regia di Jaco Van Dormael vedi scheda film

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La recensione su Mr. Nobody

di cheftony
8 stelle

"Il signor Nobody ha 117 anni e non è stato telomerizzato e non ha nemmeno uno di quei meravigliosi maiali con cellule staminali compatibili. Live su WWB! Il signor Nobody sarà l'ultimo uomo sulla terra a morire di vecchiaia. Il signor Nobody: l'ultimo mortale."

Nemo Nobody (Jared Leto) è un uomo che sta per compiere 118 anni e che si è appena risvegliato nel 2092, in una Nuova New York futuristica dove ogni essere umano ha subito il processo di telomerizzazione, ovvero un rinnovamento cellulare tale da abolire per sempre la morte. Nemo ("nessuno" in latino, così come il cognome significa "nessuno" in inglese) afferma tuttavia di avere 34 anni, dimostrando concezioni e ricordi parecchio confusi.
Le sue memorie vengono esplicitate grazie all'intervento ipnotico del completamente tatuato in volto dottor Feldheim (Allan Corduner) e di un giovane giornalista (Daniel Mays) introdottosi nella sua stanza con l'aiuto di un infermiera, determinato ad ottenere l'intervista del secolo per mezzo di un vecchio registratore.

"Cosa c'era prima del Big Bang? Be', non c'era un 'prima' perché prima del Big Bang il tempo non esisteva. Il tempo è il risultato dell'espansione dell'universo stesso. Ma cosa succederà quando l'universo avrà finito di espandersi e il movimento sarà invertito? Quale sarà la natura del tempo? Se la teoria delle stringhe è corretta, l'universo possiede nove dimensioni spaziali e una dimensione temporale. Ora, possiamo immaginare che all'inizio tutte le dimensioni fossero attorcigliate insieme e che durante il Big Bang tre delle dimensioni spaziali (che conosciamo come altezza, larghezza e profondità) e una dimensione temporale (che conosciamo come tempo) si dilatarono. Le altre sei rimasero minuscole e attaccate fra loro. Se viviamo in un universo con dimensioni attaccate, come possiamo distinguere l'illusione dalla realtà? Il tempo è conosciuto come una dimensione di cui viviamo l'esperienza in un'unica direzione. E se una delle altre dimensioni non fosse spaziale, ma temporale?"

Fra i primi ricordi di Nobody emerge il divorzio dei genitori: alla stazione ferroviaria il piccolo Nemo, a soli nove anni, deve decidere se seguire la madre (Natasha Little) in partenza o restare col padre (Rhys Ifans); Nemo rincorre il treno con la mamma a bordo, ma potrebbe raggiungerlo così come potrebbe inciampare e restare col padre. Oppure potrebbero esser successe entrambe le cose e il futuro di Nemo esser stato ben diverso nei due casi (o ben più ramificato per ogni scelta successiva della sua vita). Ecco allora che scopriamo parallelamente la vita di Nemo Nobody a nove, quindici e trentaquattro anni, ognuna in un mondo diverso; intanto, il giornalista in clinica resta esterrefatto, rigettando l'interpretazione a molti mondi e la possibilità che il signor Nobody abbia potuto contemporaneamente restare col padre e la madre e sposare Anna (Diane Kruger), Elise e Jean...

Remake espanso di un suo cortometraggio dell'84, con "Mr. Nobody" lo sceneggiatore e regista belga Jaco Van Dormael si riaffaccia di prepotenza sul mondo del cinema, ben 13 anni dopo il successo di "L'ottavo giorno". La gestazione è stata parecchio lunga e i fondi da racimolare ingenti (parliamo di 33 milioni di euro), ma il risultato non delude le attese e non mortifica l'impegno profuso: ricco e complesso, un po' "Sliding Doors" e un po' "Donnie Darko" con un certo talento autoriale in più, il terzo lungometraggio di Van Dormael è un film sulla scelta, sulla complessità della vita e delle concatenazioni del caso, sulla loro assimilabilità alla teoria del caos e delle stringhe ed è soprattutto un film su tutti e nessuno, su quel Nemo Nobody, personaggio in punto di morte ma comunque in fieri, interpretato con sorprendente abilità da un sentito Jared Leto.
Sul piano tecnico c'è davvero poco da eccepire: curato, ben girato da Van Dormael, con musiche del fratello del regista Pierre (morto di cancro prima dell'uscita del film), uso simbolico dei colori, fotografia evocativa e narrazione non lineare, magari "frastagliata", ma tuttavia senza episodi superflui, nonostante il film arrivi intorno ai 135 minuti. In felice bilico fra fantascienza, dramma e filosofia, "Mr. Nobody", acclamato dalla critica ma mai distribuito ufficialmente in Italia (ma neanche negli Stati Uniti nonostante il cast praticamente hollywoodiano, pensate un po'!), è un'opera sperimentale e originale, fatta di moltissime domande e nessuna risposta prefabbricata o consolatoria, che meritava altra sorte.
Credo di aver rivelato anche troppo, ma la curiosità va pur solleticata in qualche modo. Chiudo con una significativa dichiarazione del regista sul film: "Non ci sono scelte buone o scelte cattive nella vita. Semplicemente ogni scelta creerà un'altra vita. La cosa interessante è essere vivi".

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