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La doppia ora

Regia di Giuseppe Capotondi vedi scheda film

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La recensione su La doppia ora

di kikisan
4 stelle

E no,non ci siamo!Se vogliamo essere benevolenti di fronte a questa opera prima,giusto per elevarla rispetto alle altre tre pellicole in concorso a Venezia 2009(Baaria,Lo spazio bianco,Il grande sogno),allora accomodiamoci pure.Ma se si tratta di lasciare un'opinione razionale sul film,allora il discorso cambia.
Diverse sono le domande che mi pongo:
1)Cosa mi rappresenta la ragazza suicida all'inizio del film e poi rievocata nel sogno"comatoso"di Sonia(si vuole citare L'inquilino del terzo piano?
2)Dopo aver fatto indigestione di horror orientali,riusciamo ancora a sobbalzare per improvvisi scricchiolii o repentini aumenti di volume?
3)Rimanendo sugli horror orientali,riusciamo ancora a sorprenderci sull'uso fantasmatico ed esoterico degli audiovisivi(telecamere a circuito chiuso,fotografie che devono ancora essere scattate)?
4)Dopo aver visto centinaia di film gialli,noir,thriller o come vogliamo chiamarli,possibile che rimaniamo sorpresi dall'epilogo(telefonatissimo)del film.
5)Parti da dark lady apparentemente spaesate,ma in realtà aride e crudelmente calcolatrici,ci sono state regalate da sublimi attrici in qualunque stagione del cinema;c'era bisogno di premiare la Rappaport(pur rimanendo una discreta attrice)con la Coppa Volpi?
Attenzione,il film non è assolutamente da buttare via,ma da lì a segnalarlo come sinonimo di cinema italiano che si sta emancipando ed internazionalizzando ce ne passa;il fatto che si stia pensando a farne un remake americano,siamo sicuri che sia una buona notizia?
In breve lasso di tempo mi è capitato di vedere tre film di genere pseudo-thriller italiani:La ragazza del lago,La giusta distanza,Come Dio Comanda.Opere molto apprezzate da pubblico e critica,ma che non possono soddisfare un"vecchio ed irascibile visore di film"come il sottoscritto.Certo,se questi servono a svegliare dal loro torpore gli spettatori dei cine-panettoni o dei blockbuster effetto-specialistici di provenienza USA,ben vengano,facciamoli pure vedere nelle scuole,ma vediamo di mantenere"La giusta distanza"(parafrasando il titolo sopra citato).
Cinefili!Non avete sorriso quando Guido(Filippo Timi)si è messo a scimmiottare Gene Hackman da "La Conversazione" durante l'intercettazione fatta tra Sonia ed il suo complice-amante?
Se vogliamo vedere,il film è anche un po'reazionario,ci ribadisce il fatto che è meglio non fidarsi delle donne provenienti dall'est;è anche misogino:le due figure femminili presenti nel film sono una ambiguissima(Sonia),l'altra vacua e puttanella(la collega di Sonia).
Non parteciperò mai ad uno Speed Date,dove la "maestra di cerimonia"è pronta a fare pettegolezzi alla faccia della mia privacy.
La musica melò che normalmente accompagna i noir è stavolta(per i miei gusti)azzeccata; In Between Days dei Cure è una delle mie canzoni preferite.
Ah,dimenticavo,che cavolo mi rappresenta il padre-prete di Sonia?  
Vorrei infine spendere qualche parola per Filippo Timi,veramente attore promettente(se non realtà),purtroppo(e qui molti non saranno d'accordo),a parte in In memoria di me di Costanzo,le sue interpretazioni in Vincere di Bellocchio e Come Dio comanda di Salvatores vengono ridotte a mera recitazione di fiction televisiva.
La prima volta che ho visto Timi,me lo sono sorbito nelle mie notti insonni di Fuori Orario,in quelle opere un"po'così"di Tonino Di Bernardi.Guardatelo nei panni di Rosatigre,trans che batte i marciapiedi nelle nebbiose notti torinesi...
Il mio voto reale per questo film sarebbero tre stellette,ma ne metto solo due,perchè è mia intenzione volere abbassare la media dei voti della community,secondo me troppo generosa.

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