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Codice Genesi

Regia di Albert Hughes, Allen Hughes vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Codice Genesi

di hallorann
6 stelle

C’è stato un periodo (prima metà degli anni novanta) in cui sembrava che Gary Oldman si dovesse prendere il mondo (cinematografico). Negli anni ottanta questo attore inglese era un apprezzato interprete di teatro, l’esordio al cinema avviene nel 1986 nei panni di Syd Vicious in SID E NANCY di Alex Cox e la sua interpretazione mimetica non passa inosservata. Nel ’90 approda a Hollywood, lascia la prima moglie per l’emergente Uma Thurman e comincia a innestare una serie di bei ruoli in film importanti. ROSENCRATZ E GUILDENSTERN SONO MORTI di Tom Stoppard, STATO DI GRAZIA al fianco di Sean Penn, Lee Oswald in JFK di Oliver Stone, il conte Dracula nel DRACULA DI BRAM STOKER di Coppola, ruoli da schizzato nel tarantiniano UNA VITA AL MASSIMO di Tony Scott e soprattutto in TRIPLO GIOCO di Peter Medak. Una grande prova da cattivo la offre anche in LEON di Luc Besson, mentre in AMATA IMMORTALE impersona addirittura Beethoven. Poi qualcosa si spezza, partecipa a BASQUIAT di Schnabel ma la sua ascesa ha un brusco rallentamento. Nell’ambiente sono note le clamorose bevute e le conseguenti sbronze, i prodromi si erano già avuti con l’arresto nel ’91 per guida in stato di ebbrezza e i matrimoni falliti (sempre a causa dell’alcol) con Lesley Manville e Uma Thurman. La successiva relazione con Isabella Rossellini si conclude con una cura disintossicante. In seguito Oldman esordisce alla regia con l’autobiografico e doloroso NIENTE PER BOCCA, girato nella sua Inghilterra ma a Hollywood ormai è stato retrocesso a caratterista. Di prestigio però. Il commissario Gordon nel dittico di Chris Nolan BATMAN BEGINS e IL CAVALIERE OSCURO fino alle partecipazioni nei panni di Sirius Black in tre film della fortunata saga di HARRY POTTER. Nel 2009 Denzel Washington produce e interpreta CODICE GENESI – THE BOOK OF ELI per la regia dei F.lli Hughes. Una variante mistica del romanzo di Cormac McCarthy THE ROAD (anche film). La terra è stata rasa al suolo da una guerra apocalittica e un misterioso viaggiatore la percorre a piedi armato di uno zainetto, di arco e frecce e di spade per difendersi da bande di predoni. Tutti portano occhiali scuri perché qui il tempo non è grigio (come in THE ROAD) e i raggi del sole sono accecanti. Molte di queste bande sono sguinzagliate sul vasto territorio statunitense da Carnegie, il fondatore di una città che per acquisire più potere e conquistare le masse ha bisogno di trovare un libro. Eli il viaggiatore giunge nella sua città e nel bar-saloon uccide alcuni dei suoi scherani. Carnegie lo corteggia, intuisce la diversità di Eli, lo ospita una notte e per convincerlo della sua proposta gli spedisce in camera Solara una sua schiava. La ragazza rimane incantata da Eli che le cita passi della Bibbia, insieme cenano ringraziando il Signore. Il giorno dopo Solara ripete le parole dello straniero alla madre cieca e Carnegie trova ciò che stava disperatamente cercando “un libro con una croce sopra”. Eli possiede l’unica copia rimasta sulla terra della Bibbia che ogni notte “legge”, il suo compito è preservarla dal male e consegnarla nelle mani giuste. Non quelle di Carnegie che come dice lui stesso: “ E’ come un’arma rivolta ai cuori e alle menti dei deboli e dei disperati…ci darà il controllo totale…le persone arriveranno da ogni dove e faranno esattamente quello che dirò loro se le parole proverranno da quel libro”. Egli dunque scatena una caccia spietata contro Eli che ha ripreso il cammino e Solara che si è unita a lui. “Se vogliamo comandare ciò che ci serve è quel libro”. Carnegie vince, ottiene il libro e vigliaccamente spara Eli. Ma la missione di quest’ultimo arriverà ugualmente a compimento. CODICE GENESI è un action movie non del tutto disprezzabile, se si accettano incongruenze e inverosimiglianze sparse qua e là. I fratelli Hughes confezionano un prodotto a uso e consumo di tutte le età. Ciò che lo rende piacevole e affascinante non sono discorsi e messaggi già sentiti, citazioni o scopiazzature varie ma il male incarnato da Gary Oldman. L’interpretazione shakespeariana e febbricitante del suo Carnegie – che ambisce a controllare le genti con la Bibbia (leggendo anche una biografia di Mussolini) come un Messia all’incontrario – è semplicemente grandiosa. E schiaccia qualsiasi altra cosa, compresi i camei di Tom Waits e Malcolm McDowell.

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