Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Precoce remake del capolavoro di Abel Ferrara che, pur essendo per nulla disprezzabile per quel che riguarda la realizzazione tecnica non riesce a rendere appieno il gran senso di dolore che caratterizzava l'inarrivabile originale.
Precoce remake del film cult “Il cattivo tenente” di Abel Ferrara. Ora, lasciando da parte le ragioni che possano aver spinto un grande come Herzog a mettere su tale remake, questa sua versione del “Bad Lieutenent” offre due chiavi di lettura: una come film a se stante, e in questo caso saremmo di fronte a un dramma poliziesco di ottima fattura tecnica e per niente disprezzabile anche a livello artistico, con tocchi di grottesco (vedi i rettili frutto delle allucinazioni di Cage) e un personaggio stupendamente sopra le righe. Se però si mette il tutto a paragone con il film matrice, questo di Herzog esce dal confronto con le ossa rotte. Intanto Nicholas Cage non possiede un'oncia del carisma di Harvey Keitel. Ma questo è parzialmente compensato dal resto del cast, sicuramente superiore rispetto a quello quasi monoattoriale del film di Abel Ferrara. Ma ciò che qui manca è quel senso vero, tangibile di dolore che caratterizzava l'originale, rimpiazzato invece da una sceneggiatura molto più arzigogolata e infarcita d'azione. Superfluo.
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