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Sombre

Regia di Philippe Grandrieux vedi scheda film

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La recensione su Sombre

di bradipo68
8 stelle

Jean segue con la sua Peugeot station wagon la carovana del Tour de France.Non si sa quanto volontariamente.Ma volontariamente incontra prostitute che abbondano ai lati delle strade o nei locali per incontri sessuali che degnerano puntualmente e finiscono con la donna uccisa.Un serial killer forse per caso perchè guidato nondalla fame di uccidere ma da una sessualità deviata,da un'alterata percezione nell'intimità che si instaura con la donna nell'incontro sessuale che scatena una furia omicida quasi rancorosa.Le cose cambiano quando incontra due sorelle:quando sconvolto dalla nudità di una delle due la assale viene in qualche maniera fermato dall'altra sorella con cui ha instaurato un rapporto diverso,intimo ma che non porta alla furia omicida che lo ha fatto diventare omicida seriale .Non ci sono molte spiegazioni in questo film di Grandrieux che a raccontarne la sinossi sembra un thriller efferato.In realtà è qualcosa di molto diverso,di difficile a cui avvicinarsi.Le riprese del regista negli attimi più efferati per accentuare la deviazione della percezione di Jean si frammentano,diventano sfocate,ci sono accelerazioni e rallentamenti,c'è un uso persistente dei primissimi piani.Un modo di riprendere gli omicidi che non fa altro che sottolineare la psicopatologia di Jean e ha allo stesso tempo il perfido potere di trasportare lo spettatore quasi al centro della scena .Le riprese diventano criptiche,i dettagli si confondono e questo crea uno scarto ancora più sensibile con la scelta di filmare nel modo più realistico possibile,quasi in stile documentaristico,il resto del film.Ci sono a esempio lunghe,silenziose riprese in auto con le file di alberi che passano ai lati del finestrino,lunghe panoramiche sul pubblico del Tour de France,lunghe sequenze in cui non sembra accadere nulla.Accanto alla componente visiva di fondamentale importanza il sonoro del film che si avvale soprattutto di flussi di suoni straniati(sopattutto nei momenti clou del film) e raramente si concede l'abbellimento di una colonna sonora d'effetto(tipo Bela Lugosi's dead dei Bauhuas,usata veramente come maglio per perforare le residue resistenze dello spettatore annichilito dalla particolarità di questa pellicola).Sombre  non è un film di genere,non è un film per voyeur:è un'esperienza psicosensoriale in cui la stimolazione visiva diventa un unicum assieme a qulla sonora.E'una pellicola chiusa nel suo ermetismo,un viaggio solo andata nell'inferno della deviazione sessuale,un modo assolutamente estremo di concepire l'amor fou.Tutto resta sospeso,indeterminato,non sappiamo perchè Jean è diventato un serial killer,non sappiamo nulla.Quello che vediamo è una sorta di istantanaea colta nel divenire del viaggio.Non si può rimanere indifferenti davanti a questo film.Da amare o da odiare.

Su Philippe Grandrieux

regia particolarissima.Mai visto nulla di simile

Su Marc Barbé

inquietante

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