Regia di Donatella Maiorca vedi scheda film
Film costruito davvero in maniera impeccabile che naufraga però in una mezz'ora finale eccessivamente spiccia e rassicurante. Fuori luogo le musiche della Nannini.
Il film parte bene, crea tutte le premesse per una storia bella, profonda e senza capi sciolti: l'attrazione della ragazza per un'altra ragazza, i dubbi, le lacerazioni interiori di quest'ultima (approfonditi molto poco), il padre padrone a simboleggiare un'intera società arcaica. Il climax viene raggiunto con l'idea (tanto geniale quanto surreale) di trasformare la ribelle in maschietto e permettergli di sposarsi da uomo (con la connivenza del parroco dalla coscienza poco pulita). E lì secondo me si sarebbe dovuto concludere il film. Invece si decide di andare oltre e nell'ultima mezz'ora sceneggiatura e regia ammassano eventi importanti uno sull'altro, optando quindi per un epilogo di facile digestione intellettuale piuttosto che su un mega punto interrogativo finale da capolavoro. Colonna sonora di Gianna Nannini assolutamente fuori luogo.
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