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500 giorni insieme

Regia di Marc Webb vedi scheda film

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Tiaz gasolio

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su 500 giorni insieme

di Tiaz gasolio
3 stelle

(500) giorni insieme la recessione.

Ovvero 95 minuti da dimenticare.

Seguono numerosi spoiler (come al solito).

Leggendo le rassegne stampa che parlano di questo film, ho letto cose del tipo: “Uno dei film romantici più belli degli ultimi anni “, “Una commedia sentimentale che brilla per originalità” oppure “un nuovo classico”, se queste cose le dicono gli “espertoni” quelli che di cinema se ne intendono veramente, questo film è da vedere; se aggiungiamo che mi viene proposto da una bella signorina con la possibilità di un riscontro sessuale positivo ovviamente non mi posso esimere dal guardarlo.

Vuoi mica che scrivo una “recessione” figa di quelle che fanno innamorare e poi riesco nei mie sordidi intenti?

Prendete il protagonista di questo film, Joseph Gordon-Levitt ora al posto suo immaginate il vostro amico più sfigato, quello che è andato in piazza aprendo la porte alla calvizia a 17 anni, quello che i brufoli da 15enne ce li ha ancora a 35 anni, fuori moda da sempre, uno che non puzza ma un odore di “vecchio pulito” come i circoli per anziani, tutti anno un amico così o ne hanno conosciuto uno se non l'avete mai conosciuto è proprio perché magari il soggetto in questione siete voi; a questo soggetto è possibile che si accoppi con un figone tipo Zooey Deschanel?

  la risposta è no!

Si...si...ok, se lui decide di smettere qualsiasi hobby, qualsiasi cosa e dedicarsi completamente alla venerazione della “fica impossibile” diventando lo zerbino della suddetta, per circa due mesi può funzionare, se poi aggiungiamo che la signorina in questione è la tipica ipster modaiola che frequenta locali alternativi, amante dell'arte, di quelle con la mentalità di sinistra progressiva,  che si arreda la casa ispirandosi ai pittori francesi di inizio 900, una di quelle che capisce l'arte moderna che a voi ispira solo la diarrea; capite bene che le speranze dell'amico sfigato di passare una vita di galera ad assecondare le sue(di lei) stronzate sono minime se non inestinti.

Bene questo film parla parla proprio di questo Joseph Gordon-Levitt che sarebbe lo sfigato di turno, (si lo so che è bello e bravo), viene lasciato/ ha una relazione “aperta” con la ipster fica del momento, neanche la frase di lei:”non cerco niente di serio” lo scoraggia dal trapanarci le palle con 95minuti di pellicola, una via crucis di noia dove ci dobbiamo sorbire le menate di questo sfigato del cazzo, che prima non ha abbastanza palle per tentare di rimorchiarla, in seguito grazie al fato riesce raggiunge il suo obbiettivo e quindi(dopo) ci dobbiamo sorbire il fatto che viene lasciato e tutte le menate inerenti al caso, come contorno giusto per aggiungere sabbia al palo nel culo che questo regista ci sta dando, abbiamo una colonna sonora scelta da un ipster anziano e papa boys, con artisti “grattascroto” del calibro di Regina Spektor, Simon & Garfunkel oppure l'artista più' sopravvalutata di sempre Carla Bruni e molti altri, purtroppo, una selezione musicale per aspiranti suicidi senza dita per masturbarsi o narcolettici sordi; un film che definirei una violenza carnale con piccoli pezzi di vetro per creare attrito; mi sono chiesto se la scena dove i protagonisti guardano una merda “artistica” in un museo non sia una metafora del regista per definire il film.

#larecessione

per insulti anche non costruttivi.

www.facebook.com/larecessione

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