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Orphan

Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Orphan

di zombi
9 stelle

lo strilla subito il poster del film : "C'E' QUALCOSA CHE NON VA IN ESTHER"!

quello che sembrava un "normale" thriller con la solita bambina dai capelli scuri, vestita un pò fuori dal tempo, con origini nell'oscura parte orientale della lontana europa, dopo un'ora mi ha talmente infastidito, utilizzando al meglio l'assurdità della storia, da farmi usare il fast-forward, salvo poi sfruttare al meglio quella che sembrava una ridicola improbabilità e farlo diventare  un degnissimo prodotto di serie B. 

il tono non propriamente pacato del film insieme a certi effettacci sonori da dolby surround che di solito mi infastidiscono, qui sono expolitati dal regista per creare una certa aspettativa nello spettatore. 

e cioè l'aspettativa di trovarsi di fronte al SOLITO thrillerone da multiplex un pò usa e getta, che se va bene qualche scena girata bene il regista è riuscito a girarla nonostante il soundtrack da spavento facile ti perfori i timpani.

e quindi la confezione ha tutte le sue regoline al posto giusto. 

set innevato; famigliuola apparentemente felice con qualche problemino nel cassetto; storia facile che si appende ad un complesso psicoanalitico e ad una malattia inconsueta, metastatizzando brutalmente trama e svolgimento classico del genere con consapevole crudeltà.

gli sceneggiatori si sono sadicamente divertiti nel scrivere la storia. e mi sembra quasi di vedere la faccia di vera farmiga quando una volta accettatta la parte, sceneggiatori e regista le hanno ribadito che si sarebbe dovuto preparare ad essere torturata a dovere.

nel decidersi finalmente di adottare una bambina già grandicella, la famiglia si predispone al meglio e si consegna a lei totalmente per farla sentire accettata e amata.

quella parte che non va in esther si prepara all'invasione delle mura domestiche e quegli occhi che sembrano totalmente neri un pò da insetto e un pò da grigio alieno, alla riprogrammazione del cervello e alla cannibalizzazione.

ORPHAN è un pò fiaba gotica e un pò fola contadina e con quel riferimento trito all'orfanotrofio russo, azzecca comunque un dettaglio di inquietudine da cortina di ferro invalicabile, dietro la quale chissà cosa può essere successo, e poi ricordandoti costantemente che qualcosa in esher non va , ci si convince ingenuamente di prepararsi a ciò che piano piano i sospetti, i dubbi, i dettagli, le piccole inquietudini e le angoscianti paure di non essere creduta da chi ami ci stiano indirizzando e invece quel "qualcosa che in esther non va" ci svia in stizzito fastidio e bofochiante disgusto verso "la solita grezza americanata ".

ma sceneggiatori e regista che sanno aspettare e utilizzano sapientemente le oltre due ore, sbandierandoci in faccia che "qualcosa in esther non va" ci beffano, exploitando la  masochistica abitudine dello spettatore medio ad andare al cinema per distrarsi anche da ciò che ha pagato per vedere.

ORPHAN è un film che intrattiene e che ti chiede di avere pazienza, ti strappa fuori le peggiori sensazioni ed emozioni, ma ti ripaga con uno spettacolo intelligente, certo anche crudele, ma oltre a ricordarsi che "qualcosa in esther", dobbiamo ricordarci che stiamo guardando un film thriller per essere spaventati, disgustati e SORPRESI!!!!

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