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Orphan

Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Orphan

di trebby
2 stelle

La cosa buffa di questo film è che molto probabilmente la sceneggiatura è stata scritta copiando almeno altri tre film due dei quali sono film comici, mi riferisco a:  quel nano infame (2006), duplex-un appartamento per tre (2003) ed onora il padre e la madre (2007). Poche persone si sono accorte di questo, dal canto mio questa volta non mi pongo troppi scrupoli a spoilerare in quanto ritengo ridicolo fare un film dell'orrore copiando film comici. In un certo senso il film copia pure godsend (2002) ed un film del 1996 con dei giovanissimi Mark Wallhenberg e Reese Whiterspoon intitolato: ''paura''. I deja-vu sono veramente troppi in questo film, troppi per pensare a delle banali coincidenze, un film che non ha nulla di originale. A tratti la figura di Esther tra l'altro ricorda sinistramente la figura di ''Gollum'' del signore degli anelli.   Malgrado la bravura degli attori la regia fa acqua da tutte le parti, la piccola Isabelle Furnham è bravissima tuttavia forse non era il caso di coinvolgere una bambina così piccola in una trama così torbida. La sceneggiatura poi sbaglia completamente il personaggio di Daniel che  spesso nel film sembra un totale idiota: ha una sorella sordomuta che si esprime a gesti tuttavia parla ad alta voce facendosi sentire dalla ''sorella'' Esther. Il piccolo Daniel tra l'altro non si pone troppi scrupoli etici e morali quando decide di aprofittare della sordità della sorella minore per mettere la musica ad alto volume, se avessi un figlio così lo piglierei a calci nel sedere. Molte scene presentano un certo umorismo involontario ed a tratti la piccola Esther che dovrebbe essere il ''cattivo'' del film risulta quasi simpatica, elemento tipico dei film con sceneggiatura debole dove l'unico personaggio costruito bene è appunto il cattivo. In alcune scene infatti Esther sembra una stronza in realtà è solo estremamente sincera. Una cosa positiva tuttavia questo film l'ha fatta: sollevare un polverone all'interno delle associazioni che si occupano di adozioni le quali ovviamente hanno protestato pesantemente. Il film infatti più o meno volontariamente ha messo in luce i lati negativi delle adozioni anche se questi lati vengono accentuati a dismisura e a tratti caricati, gonfiati e pompati in maniera esageratamente cinica. E' vero che molti figli adottivi non si integrano mai del tutto nella nuova famiglia e magari non vengono accettati del tutto dai fratelli, ma è anche vero che non basta un legame ''di sangue'' per creare un legame affettivo e talvolta ci affezioniamo ad un amico arrivando a considerarlo come un famigliare perchè questo amico si comporta come un fratello con noi. Tuttavia molte coppie sia eterosessuali che omosessuali si affidano alla fecondazione artificiale o all'utero in affitto per avere la solidità del ''legame di sangue'', e questo deve far riflettere seriamente le associazioni ''pro adozione''.  Se le associazioni per le adozioni hanno manifestato in maniera forse un pò esagerata quelle contro la pedofilia sono state anche troppo zitte, mi riferisco all'orrenda scena in cui Esther truccata pesantemente cerca di sedurre il padre adottivo, una scena che mi ha fatto venire la ''pelle d'oca'' nel senso negativo del termine, il regista se la poteva risparmiare oppure poteva evitare di far recitare una bambina. Un film bruttissimo.

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