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L'ultimo Dominatore dell'Aria

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo Dominatore dell'Aria

di supadany
4 stelle

M. Night Shyamalan abbandona i suoi itinerari più consolidati per avventurarsi, è proprio il caso di dirlo, in un fantasy per i più giovani non facendoci proprio una bella figura.

Delusione al botteghino, premi a raffica come pellicola peggiore dell’anno, ma soprattutto un film che fatica a funzionare soprattutto per colpa sua che nonostante azzecchi alcune spettacolari sequenze appare più che altro un pesce fuor d’acqua soprattutto quando la mano dell’autore dovrebbe fare la differenza.

In un regno lontano le nazioni della Terra, dell’Aria, del Fuoco e dell’Acqua sono in perenne conflitto e i dominatori sono coloro che sono in grado di gestire il potere derivante dagli elementi naturali che contraddistinguono il proprio luogo d’origine.

Il signore del Fuoco (Cliff Curtis) vuole dominare tutto il regno e per essere sicuro di non fallire nei suoi intenti bellici è sempre alla ricerca di un nuovo possibile Avatar ovvero l’unica creatura in grado di dominare tutti e quattro i differenti poteri.

Intanto anche suo figlio (Dev Patel), bandito dall’impero in quanto considerato debole, vuole trovare l’avatar per farsi perdonare e diventare il nuovo Re.

E’ soprattutto il respiro epico a latitare pesantemente in questo fantasy che avrebbe dovuto essere il primo episodio di un trittico (ma dopo questa debacle mi sento di escludere tale evenienza) e come tale accusa anche il colpo dovuto al fatto di non essere risolutivo e di dover introdurre troppe cose dal nulla.

E deve farlo pure in poco tempo, la storia infatti si esaurisce in novanta minuti tondi tondi, con una rapida, quanto indolore, presentazione fino ad arrivare alla più classica delle grandi battaglie, anche se certo non siamo su grandissimi livelli scenici (insomma siamo lontani anni luce da “Le due torri” giusto per fare un esempio).

In mezzo si srotolano conflitti piuttosto banali, colpa soprattutto della sceneggiatura che è proprio latitante, con alcune azioni poco realistiche (per esempio viene salvato un villaggio del regno della terra, ma poi il piccolo Aang lo abbandona al suo destino) e molti movimenti dei quali non se ne capisce il motivo (per esempio sul finale quando i “nostri” entrano più volte nella stessa grotta in breve tempo, ma non si capisce cosa li spinga lì e chiaramente ci trovano sempre qualcuno o qualcosa).

Solo dal punto di vista del puro spettacolo c’è qualcosa da promuovere (ad esempio l’onda gigante che crea Aang), ma in ogni caso nemmeno sotto questo punto di vista si registrano cose notevoli.

Insomma alla fine è un mezzo pasticcio, un fantasy troppo patinato nell’estetica ed infantile negli sviluppi, incapace di creare scorci da far perderci il fiato e con personaggi troppo monodimensionali.

Deludente (in buona parte). 

Su M. Night Shyamalan

Un pò un pesce fuor d'acqua, appare superficiale, distratto e non abbastanza abile da rendere le scene di massa imponenti nonostante i mezzi non gli mancassero di certo.
Out of contest.

Su Jackson Rathbone

Un pò banale, certamente il contesto non lo favorisce, ma non lascia la sensazione di possedere doti recitative di un certo livello.
Poco convincente.

Su Nicola Peltz

Determinata, tra i (tanti) giovani è quella che se la cava meglio assieme al protagonista.
Sveglia e pimpante.

Su Cliff Curtis

Nei panni del Signore del regno del fuoco (ruolo da cattivo), non sfigura, ma non è certo una parte che permette di farsi notare.
Pienamente sufficiente.

Su Dev Patel

Ci prova con una certa determinazione, ma non incide più di tanto.
Comunque sufficiente (al pelo).

Su Noah Ringer

Ruolo da protagonista assoluto attorno al quale ruota tutta la vicenda.
Quindi un peso notevole per le sue spalle e nonostante il film non lo aiuti di certo riesce a non farsi fagocitare nell'anonimato.
Si salva agevolmente e non è poi così poco.

Su Jessica Andres

Parte poco rilevante.

Su Seychelle Gabriel

Bellezza notevole (che non guasta mai nemmeno in un film di questo tipo), qui nei panni della principessa Yue.
Difficile aggiungere altro.

Su Shaoun Toub

Volto caratteristico che fa la sua onesta figura nei panni dello zio (guida) di Zuko.

Su Aasif Mandvi

Ruolo da spietato condottiero.
Sufficiente.

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