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Scontri stellari oltre la terza dimensione

Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film

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La recensione su Scontri stellari oltre la terza dimensione

di Marco Poggi
8 stelle

Film trash di fantascienza made in Italy ispirato alle Guerre stellari di George Lucas, diretto da Luigi Cozzi, "Starcrash" vanta un cast veramente singolare e degli effetti speciali casarecci. Divertente.

Questo "Scontri stellari oltre la terza dimensione", diretto nel 1978 da Luigi Cozzi sotto lo pseudonimo di Lewis Coates, è un film trash che col tempo si è conquistato la fama di piccolo cult del genere. Sovente replicato nelle nostre tv locali, "Starcrash" narra le avventure cosmiche della piratessa Stella Star e del suo amico super-potente Akton, contro i perfedi nemici della galassia, comandati dal conte Zarth arn, che minaccia l'impero del bene con un'astronava a forma di artiglio spaziale. Stella e Akton, aiutati dal robot elle e dal poliziotto spaziale Thor, vengono incaricati dall'Imperatore della galassia di trovare la suddetta arma spaziale e l'erede al trono, il principe Simon, creduto morto in un'esplosione. Stella & co dovranno vedersela con mostri, donne guerriere, traditori ed astronavi nemiche, prima di assolvere al compito assegnato. Molto debitore di "Guerre Stellari", di cui saccheggia ben più di una trovata (spade laser incluse), e di altri film fantascientifici del passato ("Flash Gordon", "Il pianeta proibito" e "Barbarella"), fatto con effetti speciali casarecci, "Starcrash" si lascia vedere con simpatia, grazie alle battute trash dei personaggi e all'avvenenza della protagonista, sempre in bikini spaziale. Girato in italia, con cast e capitale americano, il film vanta la partecipazione di un giovane David Hasselhoff nel ruolo del principe Simon, di un sempre discreto Christopher Plummer nel ruolo dell'imperatore buono, di Nadia Cassini (starlette molto amata, a quei tempi, in Italia) nella parte della perfida regina delle amazzoni collaboratrice del conte Zarth-arn, e di una delle due Bond girl de "La spia che mi amava", Caroline Munro, che ricopre il ruolo di Stella Star. Raro film di fantascienza italiano che ha sbancato in America, nonostante la povertà dei mezzi. Un divertissement d'altri tempi, con astronavi fatte a mano, robot giganti che si muovono usando la tecnica della stop-motion di Harryhausen, goffi golem di metallo, avventurieri con super-poteri e belle ragazze. Un film da "Grindhouse" che inverte i ruoli dell'eroe, non il principe Hasselhoff, ma l'avvenente Caroline Munro salva l'universo. Trash allo stato puro, uscito, anni fa, in vhs per la "Multivision" e rintracciabile in dvd solo in Francia.

La trama

Luigi Cozzi inventa in fanta-spaghetti, coi soldi americani, strizzando l'occhio a "Guerre Stellari" e a James Bond.

La colonna sonora

Alla James Bond, John Barry è veramente ok!

Cosa cambierei

Nulla, è il 1978, questo filmva amato così com'è.

Luigi Cozzi

Bizzarra.

Marjoe Gortner

Sembra uscito da un episodio dell'anime Tatsunoko "Tekkaman": praticamente è il mutante Andro Umeda in versione dal vivo.

Caroline Munro

Una delle ragioni per vedere questo film. Dal cameo in "007 -La spia che mi amava" a supereroina galattica nel film di Cozzi. La sua Stella Starr è davvero un sogno fanta-stellare.

Christopher Plummer

Qui è spasato al massimo, nel ruolo di imperatore galattico, ma si rifarà con "Star Trek - rotta verso l'ignoto" del 1991.

David Hasselhoff

Preferisco la versione femminile del suo principe Simon, la principessa Leila Organa di Carrie Fisher.

Robert Tessier

Caratterista, come il nostro Salvatore Baccaro che qui fa il fanta-cavernicolo.

Joe Spinell

E' Zarth-Arn, il malvagio conte dello spazio, very, very, trash!

Nadia Cassini

E' la regina delle amazzoni spaziali, ma è solo una sexy comparsa.

Judd Hamilton

Cameo.

Hamilton Camp

E' il robot Elle, praticamente un cane pastore cibernetico.

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