Regia di Ken Loach vedi scheda film
Eric Cantona prima di essere stato un grande calciatore è stato(ed è ancora) un grande personaggio.La parola banalità non fa parte del suo bagaglio e anche il volersi costruire una carriera d'attore e la testimonianza della cocciutaggine dell'uomo.E del suo talento non facilmente circoscrivibile.Inoltre,vista la grandezza del personaggio anche tenendo conto dei suoi coni d'ombra(tipo una squalifica di vari mesi per aver picchiato con una specie di calcio volante uno spettatore durante una partita)non stupisce che a distanza di tanti anni sia ancora un idolo incontrastato per i tifosi del Manchester United e che qualcuno di questi possa eleggerlo a proprio spirito guida,la propria moral guidance.E qui fa proprio questo:illumina la strada del modesto postino Eric,una vita disastrata per causa sua,una donna abbandonata senza un perchè da giovane e due figli rimasti in casa con lui da un'altra donna fuggita stavolta lei senza di loro.Cantona distilla pillole di saggezza liofilizzata col suo accento francofono e permette all'altro Eric di fronteggiare finalmente il suo passato e cercare di aggredire il proprio presente,cambiandolo in meglio.Cantona è lo specchio in cui riflette la propria immagine l'altro Eric.Ed è uno specchio che lo consiglia,la voce della sua coscienza.Troppo facile forse,troppo candido per essere un film di Loach:si vede che la commedia edificante e i buoni sentimenti non sono la sua cup of tea.E infatti il film funziona molto meglio quando è affrontata la vita reale di Eric,quando è descritta in tutta la sua durezza,le riunioni al pub venate della solita sbracata ironia popolare da alcolemia,la descrizione del difficile rapporto che ha con i figli in casa.Riconosciamo qui il Loach di My name is Joe o di Sweet Sixteen.Mentre quando il proletariato in massa e unito riesce a sconfiggere il capitalista rozzo e disonesto,beh,il tono dolciastro male si addice a questo facile simbolismo.Cantona ha una presenza scenica importante,ha carisma,molto meno altisonante è quello che la sceneggiatura gli fa dire.Un mezzo passo falso per il mio amatissimo Loach...
non la sua regia migliore
bravo
ha carisma
non male
bravo
bravo
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