Regia di Niels Arden Oplev vedi scheda film
Primo, e più riuscito capitolo della saga Millennium, lontano dai soporiferi intrecci dei successivi films, dove complotti ed intrecci da spionaggio fagocitano completamente l'aspetto emotivo.
Qu siamo ancora capaci di avvertire l'angosciosa oppressione di un mondo composto da "uomini misogini e fascisti", le cui sordide trame si connetto a quelle del potere, sottomettendo i più deboli alla propria volontà, e costringendo le proprie vittime ad atti criminali pur di sopravvivere(quelli di Lisbeth, ma anche di Herriett).
Purtroppo, però, la sceneggiatura sembra uscita da un episodio di qualche telefilm giallo di bassa produzione, proprio come la regia di Oplev, priva di stile e piatta.
Ci ritroviamo quindi con personaggi banalizzati, dilatazioni eccessive, indagini prolisse, e persino la trama centrale risulta poco credibile(almeno la parte dei "passaggi biblici").
Tuttavia, il personaggio di Lisbeth Salander, così atipico ed originale, forte e carismatico non si lascia dimenticare in fretta, almeno quanto non si può dimenticare la bravissima Noomi Rapace.
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