Regia di Dito Montiel vedi scheda film
Paragonare subito al precendente il secondo lavoro di un regista del quale abbiamo decantato oltremodo felicemente l'esordio fa parte di quella schiera di cose che sono tanto sbagliate quanto automatiche,quasi come l'abbuffarsi di pistacchi dopo una gran mangiata.
'Fighting' non è certo 'Guida per riconoscere i tuoi santi' come 'Speed racer' non è 'Matrix' o come 'Piccoli omicidi tra amici' non era 'Trainspotting'.
Non lo è nelle intenzioni,e non lo è nella pratica;non riprende luoghi o stili predefiniti,non ricalca alcunchè del precedente se non una colonna sonora black,ben accogliente e giustamente febbricitante.
La febbre è quella da ghetto,i cazzotti spesso fanno più rumore all'interno che all'esterno dello schermo,bucato invece più volte dalla bellissima Zulay Henao,stranissimamente non menzionata da voi nel cast.
La storia scorre liscia senza particolari sconvolgimenti ma con un buon ritmo,appassiona e diverte nonostante si sappia già dal primo incontro come va a finire l'ultimo e quasi ci s'immagina l'inquadratura dall'alto nel finale.
Insomma,l'avesse fatto un altro questo film,per target e risultato compiuto ci scappava anche un'altra stella,ma con la strada spianata e i crediti acquisiti con la 'Guida per riconoscere i tuoi santi' era giusto alzare un pò l'asticella,rischiare qualcosina che non assomigliasse a tanti altri prodotti del genere.(Vedi 'Fighter').
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