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The Code

Regia di Mimi Leder vedi scheda film

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La recensione su The Code

di supadany
6 stelle

VOTO : 6.

Capita sempre più spesso che film come questo, con un cast altisonante, facciano direttamente il loro esordio per il mercato home video e diciamo che spesso un motivo c’è.

Subito un colpo al cuore, Morgan Freeman ha un doppiaggio diverso dal solito; non me ne voglia il doppiatore, ma sarebbe come andare a casa dei genitori dopo tanto tempo e trovarsi la mamma che ti accoglie sulla porta con un timbro di voce completamente diverso … una situazione che mette un po’ a disagio.

La storia ruota intorno ad un colpo assai complicato, ed a una coppia di professionisti (Freeman-Banderas) che non se la raccontano giusta.

Poi il film procede con un passo compassato (probabilmente per riuscire a raggiungere il minimo sindacale dei novanta minuti), senza molto di interessante, con la preparazione del piano (ben illustrato dalle stesse vittime, ci mancava che gli dessero il libretto delle istruzioni), una storia d’amore (che donna la Mitchell ragazzi!), qualche losco individuo e la polizia che non ne azzecca una.

Gli ultimi trenta minuti sono invece più interessanti, quando finalmente parte l’operazione furto e tutto quanto succede in seguito; lecito aspettarsi colpi di scena che arrivano copiosi più ci si avvicina al finale, anche se l’intreccio non è certo studiato nei minimi particolari (il furto che sembrava impossibile si rivela fin troppo facile), ma tutto sommato si può chiudere un occhio (anche se è ovvio che la cosa inficia il giudizio negativamente).

Tutto svolto con una certa professionalità (anche se la Leder non mi sembra la regista adatta al genere), ma il gioco degli incastri non è certo indimenticabile ed il valzer finale è un po’ eccessivo.

Nel complesso mi sento di dargli una stiracchiata sufficienza, in fondo si lascia guardare, pur senza lasciare alcunché (sul genere siamo lontani parecchio dal discreto “Entrapment”).

Su Mimi Leder

VOTO : 6.
Professionale, ma non mi pare che questo sia il suo habitat più congeniale (ed a ogni modo quello che manca è proprio quel ritmo che mi sarei aspettato da lei).

Su Antonio Banderas

VOTO : 6.
Ammicca parecchio.

Su Morgan Freeman

VOTO : 6.
A parte il diverso doppiaggio, non mi è parso in formissima.

Su Robert Forster

VOTO : 6.
Sufficiente, ma dai tempi di "Jackie Brown" non gli potrei più dare un voto negativo (scherzo, ma fino ad un certo punto).

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